«E l’invasione continua…»: sono queste le parole che il biologo marino Alan Deidun, professore all’Università di Malta, ha scelto per esprimere preoccupazione sulla sempre più frequente presenza di granchi nuotatori blu sulle coste maltesi. L’esemplare catturato di recente ed immortalato nella foto condivisa dall’esperto, mostra una femmina carica di uova, pronte ad essere depositate in mare.
Una lenta “invasione”, secondo Deidun, che si è sviluppata in meno di dieci anni da Marsaxlokk lungo la costa orientale, fino a raggiungere la località di Marsalforn. Quanto basta per rendere l’idea dell’impatto che la diffusione di questa specie aliena altamente invasiva, originaria dell’Indo-Pacifico, sta avendo sull’arcipelago maltese, probabilmente favorita dall’innalzamento delle temperature, mentre c’è chi sostiene possa essere legata anche all’intensificazione dei traffici navali.
Il granchio blu può raggiungere grandi dimensioni e colonizzare i mari sino a 40-60 metri di profondità. Si tratta di un vorace predatore in grado di sconvolgere in poco tempo gli equilibri dell’ecosistema marino nel quale si è insediato. Unico aspetto positivo sembra essere quello alimentare. La specie avrebbe infatti carni molto apprezzate sul mercato, e potrebbe quindi costituire una nuova risorsa commerciale.
Il ritrovamento fa parte della campagna “Spot the Alien”, attraverso la quale vengono segnalate le specie aliene che potrebbero rappresentare un pericolo per la biodiversità locale.