Un appello urgente quello di BirdLife Malta dopo che un altro uccello di specie protetta è stato trovato ferito nei pressi di una scuola e, fortunatamente, in tempo per essere salvato.
La Ong ha dichiarato che lo scorso lunedì un insegnante del Seminario Arcivescovile di Rabat, avvicinandosi ad un cespuglio della scuola da cui proveniva uno strano fruscìo, ha trovato un falco pecchiaiolo europeo ferito da un proiettile. Non riuscendo a ricevere assistenza dall’Unità di Protezione Ambientale (EPU), l’insegnante ha contattato BirdLife Malta, che ha prontamente inviato una squadra per recuperare l’esemplare e portarlo da un veterinario specializzato.
Sebbene, almeno in questo caso, la vicenda si sia conclusa con un “lieto fine”, questo preoccupante ritrovamento fa salire a quota 22 gli uccelli vittime dei bracconieri recuperati dalla Ong dal 1° settembre. Tra i volatili in questione, 12 erano rapaci, tra cui specie come il lodolaio eurasiatico, il gheppio minore, il gheppio comune e il falco della regina, e vale la pena riportare che già solo nelle ultime due settimane sono stati salvati sette falchi pecchiaioli europei.
Tra le altre specie maggiormente prese di mira vi sono la tringa, la nitticora, l’airone cenerino, la garzetta, l’upupa comune, il gruccione e la tortora e malgrado la polizia di Malta e Gozo abbia salvato numerosi altri uccelli, la stagione della caccia è al suo apice come è al suo apice la migrazione autunnale dei volatili, con le facilmente immaginabili conseguenze.
BirdLife Malta avverte che i rapaci sono le prede più vulnerabili, poiché è loro istinto cercare rifugio e riposo sugli alberi e restarci appollaiati, cosa che li rende facili bersagli dei bracconieri.
La caccia in prossimità delle scuole non solo mette in pericolo la fauna selvatica, ma rappresenta un rischio anche per i bambini. L’organizzazione chiede che una zona cuscinetto di 200 metri attorno agli istituti scolastici venga designata come santuario degli uccelli; una misura che potrebbe ridurre significativamente la caccia illegale in queste aree.
«Le scuole dovrebbero essere luoghi in cui gli studenti imparano ad apprezzare e a relazionarsi con la fauna selvatica, non luoghi dove le specie protette vengono uccise fuori dalle loro aule», ha dichiarato Mark Sultana, CEO di BirdLife Malta, «Abbiamo presentato questa proposta al Comitato Ornis e non prevediamo alcuna opposizione da parte dei suoi membri votanti».