L’incremento dei rifiuti ed una raccolta non proprio “differenziata” sta creando qualche problema a WasteServ, l’ente governativo responsabile dell’organizzazione, della gestione e dell’esercizio di sistemi integrati per la gestione dei rifiuti sull’arcipelago maltese.
La questione sollevata dalla società riguarda la cattiva gestione della raccolta della spazzatura per mano delle due cooperative incaricate, GreenPak e GreenMT e, di conseguenza, degli accordi economici tra le parti.
Secondo quanto riportato in un comunicato divulgato dall’Ente, il problema si riscontrerebbe in particolare modo nella raccolta dei sacchetti grigi, destinati all’accumulo esclusivo di carta, cartone, plastica e metallo, in cui però vengono gettati troppo spesso anche altri materiali non riciclabili che ovviamente, scartati dalle macchine separatrici, causano un ulteriore costo per lo smaltimento.
In base all’accordo stipulato nel 2012 con le società di recupero dei rifiuti, WasteServ riconosce alle ditte appaltatrici 48 euro a tonnellata per il materiale che viene portato agli impianti. Spazzatura che viene poi mandata altrove per lo smaltimento operato da partner esterni, per il quale anche le due cooperative sborsano delle somme di denaro.
Ma in seguito ad un’indagine a campione condotta sui rifiuti consegnati da GreenPak è emerso che circa un terzo del materiale depositato non è riciclabile; una percentuale ben diversa dal 7,5 per cento inizialmente dichiarato. Nei sacchi grigi sono stati trovati anche materiali pericolosi come quelli infiammabili, rifiuti sanitari, vestiti, animali morti e dispositivi elettronici, oltre ad oggetti ingombranti e rifiuti organici.
WasteServ ha quindi contestato gli importi richiesti dalle due società, comunicando loro che non verserà più denaro per i rifiuti non a norma, essendo questo, tra l’altro, corrisposto con i soldi dei contribuenti. Nel frattempo le due società, non incassando quanto richiesto, hanno bloccato a loro volta i pagamenti nei confronti dell’ente governativo per lo smaltimento dei rifiuti.
Entrambi i fornitori hanno poi contestato la decisione di WasteServ rifiutando gli importi ridotti riconosciuti in base alle rilevazioni. Di tutta risposta, l’azienda governativa ha deciso di depositare le somme in tribunale fino a quando non verrà trovata una soluzione.
Ciò ha costretto GreenMT a dover incaricare degli addetti al fine di garantire che vengano raccolti esclusivamente i rifiuti riciclabili.
In un comunicato stampa, WasteServ ha spiegato che l’obiettivo è quello di mantenere alti gli standard per il processo di riciclo, infatti grazie a questo approccio Malta ha raggiunto livelli record rispetto agli ultimi 19 anni.
«Anche per questo non sarebbe possibile accettare situazioni che andrebbero ad influire sugli obiettivi ambientali del Paese» si legge nel comunicato.
Al fine di istruire anche i cittadini verso una corretta raccolta differenziata, la società per la gestione dei rifiuti sta predisponendo una campagna informativa per spiegare cosa dovrà essere raccolto nei sacchetti grigi e cosa invece va gettato altrove.