La prima fase dell’ambizioso progetto per la realizzazione di stazioni di approvvigionamento elettrico per le grandi navi è volta al termine. Negli ultimi sei mesi infatti, Infrastructure Malta ha finalizzato la creazione dei due convertitori di frequenza situati a Marsa e Senglea che introdurranno l’elettricità da terra alle navi presenti nel Grand Harbour.
Ad annunciare la notizia il ministro dei Trasporti Ian Borg, che insieme al segretario parlamentare dei fondi UE Stefan Zrinzo Azzopardi ed i funzionari di Infrastructure Malta, ha partecipato alla celebrazione per il completamento di una delle due stazioni di conversione, nate dalla necessità di ridurre l’inquinamento atmosferico generato dalle navi che transitano nel Grand Harbour.
Studi recenti condotti dalla ONG BirdLife in collaborazione con lo scienziato danese Kare Press-Kristensen hanno mostrato la presenza di particelle ultrafini nell’area sovrastante il porto, registrando livelli di inquinamento di gran lunga superiore ad altre aree non esposte a fonti inquinanti.
Infatti, per fornire energia a bordo, le navi da crociera hanno la necessità di rimanere con i motori accesi durante tutto il periodo in cui sono ormeggiate; una condizione destinata a cambiare con il completamento del “Grand Harbour Clean Air Project” che, grazie ad una struttura di tre piani, sarà in grado di erogare energia elettrica per quattro navi da crociera contemporaneamente, promettendo una riduzione dell’inquinamento nell’area portuale all’incirca del 90%.
Il progetto da 50 milioni di euro, cofinanziato dall’UE, è stato realizzato per ottemperare alla direttiva europea che richiede la realizzazione di impianti di alimentazione dedicati alle navi ormeggiate nei diversi porti in perfetta linea, inoltre, con la strategia di “decarbonizzazione” a cui punta il Governo maltese.
«Mentre altri ministri europei stanno riflettendo su come ridurre l’inquinamento marittimo, Malta sta già creando soluzioni tangibili che andranno a beneficio di 17.000 famiglie che vivono intorno al Grand Harbour, risolvendo anche molti altri danni causati dall’inquinamento atmosferico come i problemi di salute, in particolare le malattie respiratorie» ha affermato Borg.
La seconda fase vedrà l’erogazione di energia elettrica anche per altre stazioni quali Laboratory Wharf, Ras Ħanżir a Paola ed il cantiere Palumbo. Infrastructure Malta predisporrà 90 chilometri di cavi per trasportare l’energia dal centro di distribuzione di Enemalta a Marsa fino agli ormeggi presenti nel porto.
«Proseguendo in questa direzione, nei prossimi vent’anni il Paese risparmierà circa 375 milioni di euro in spese legate all’inquinamento atmosferico» ha concluso il ministro dei Trasporti.
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