Una bella notizia arriva da Golden Bay, l’unica spiaggia sabbiosa all’interno del Majjistral Park dove nella mattina di sabato una squadra di volontari di Nature Trust – FEE Malta ha individuato e confermato la presenza del primo nido di tartarughe Caretta caretta di quest’anno.
Attraverso un post Facebook, gli amministratori del Parco hanno ringraziato i volontari di Nature Trust – FEE Malta e del Wildlife Rescue Team Malta per «il loro incessante lavoro di pattugliamento delle spiagge maltesi» volto a individuare i luoghi in cui vengono deposte le uova di tartaruga marina. Le attenzioni saranno ora tutte rivolte al nido, in attesa della schiusa e dello spettacolo della vita.
Parallelamente, l’ERA ha fatto sapere che gli ufficiali dell’autorità si stanno coordinando con i volontari per delimitare l’area e garantire protezione al nido per il quale verrà inoltre emesso un ordine di conservazione d’emergenza. I cittadini sono stati invitati ad agire in modo responsabile «poiché il rumore eccessivo, il calpestio e la luce vicino all’area di nidificazione possono rappresentare una minaccia per le uova di tartaruga e gli eventuali piccoli».
L’autorità ha incoraggiato il pubblico a segnalare immediatamente qualsiasi indizio che indichi la presenza dell’attività di tartarughe mettendosi in contatto con l’ERA al numero di telefono 22923500, attraverso il sistema di assistenza clienti o contattando direttamente Nature Trust – FEE Malta al numero 21313150.
Coloro che desiderassero fare volontariato durante il periodo di nidificazione delle tartarughe dando una mano nel monitoraggio delle attività possono inviare un’e-mail a [email protected] così da ricevere informazioni.
La tartaruga Caretta caretta (in maltese: il-fekruna l-komuni), è una specie marina longeva classificata come a rischio di estinzione globale dall’Area Mondiale di Conservazione (IUCN), protetta anche da varie legislazioni nazionali e internazionali. Per questa ragione, la cattura, l’uccisione, il prelievo e il commercio di queste tartarughe e delle loro uova, così come il disturbo deliberato di questa specie, in particolare durante il periodo di riproduzione, allevamento e migrazione, è vietato e soggetto ad azioni legali.
Il regolamento nazionale prevede infatti una multa che varia da 500 euro fino a 2.400 euro per ogni uovo distrutto o prelevato dall’ambiente naturale. Anche l’area in cui le tartarughe marine depongono le uova (sito Natura 2000) è protetta ai sensi della legge sulla protezione dell’ambiente e della Direttiva Habitat dell’UE.