Residenti, pescatori e attivisti della ONG Moviment Graffitti si sono riuniti sabato mattina a Marsascala, per annunciare gli importanti sviluppi riguardanti i piani per la realizzazione del controverso porto turistico nella baia locale, dopo l’incontro dello scorso gennaio tra il Consiglio locale della cittadina ed il ministro dei Trasporti Ian Borg.
Nonostante le numerose richieste avanzate da mesi da parte della gente del luogo, preoccupata per il futuro della baia, le Autorità locali sono andate avanti con il progetto rigettando ogni sollecitazione allo stop.
«Il porto turistico proposto a Marsascala segnerà la fine del villaggio di pescatori che ha accolto la gente nel corso degli anni. Rischiamo di perdere l’area ricreativa intorno alla baia, sacrificandola ad un parcheggio per yacht; gli affari dei pescatori andrebbero inoltre a dimezzarsi ed i residenti perderebbero la pace del luogo», afferma Moviment Graffitti.
La ONG fa sapere che il 20 gennaio scorso, il Consiglio locale di Marsackala ha incontrato il ministro Ian Borg sulla questione del porto turistico previsto da Transport Malta. Borg ha negato di essere a conoscenza della mozione presentata dal Comune della cittadina nell’agosto 2021 contro la concessione privata per il progetto dello scalo turistico.
Cita il documento: “Il Consiglio locale è contro la proposta di un porto per yacht a Marsascala presentata nel documento di prequalificazione di Transport Malta, e condanna la sua pubblicazione senza consultazione con la comunità del luogo. Se ne chiede quindi l’immediato ritiro, unitamente all’annullamento totale del progetto. Transport Malta dovrebbe avviare immediatamente delle discussioni con il Comune, i residenti e con le Associazioni locali, per l’organizzazione degli ormeggi esistenti, per la protezione dei costumi culturali e sociali della località, per la protezione dell’ambiente marino e per la salvaguardia delle zone di balneazione della baia”.
Alla luce della posizione sostenuta dal Consiglio locale di Marsascala, Borg pare essersi impegnato a rivalutare il progetto prima che entri nella sua seconda fase, quella dedicata alla ricerca di investitori.
Nel corso dell’incontro con il Comune della cittadina, il ministro Borg ha fatto riferimento alla possibilità che Transport Malta intervenga nella zona, senza investimenti del settore privato, riparando i frangiflutti e riorganizzando i posti barca esistenti. «Questo si che è in linea con quello che la gente vuole e che residenti, pescatori e migliaia di altre persone si aspettano, avendo a cuore il futuro della baia. Chiediamo quindi al ministro di attuare questa proposta di investimento pubblico nella baia di Marsascala, che migliorerà e non peggiorerà la qualità della vita delle persone, oltre all’accesso pubblico» si legge nel comunicato diffuso dalla ONG.
Dalla pubblicazione dei piani di Transport Malta lo scorso agosto, i cittadini non hanno mai smesso di esprimere il proprio parere che va contro i piani messi in atto fino ad ora dal Governo. «Siamo soffocati dallo sviluppo sfrenato che sta rovinando la nostra vita e il nostro ambiente naturale. Non possiamo perdere baie e il lato costiero del Paese, essenziali per il nostro benessere», urlano a gran voce.
«Ora che il Ministro ha dimostrato di volerci ascoltare, ci aspettiamo che tutti gli ulteriori piani per un porto turistico debbano essere fermati e la proposta ritirata», afferma Moviment Graffitti.
La manifestazione è stata organizzata da: Grupp tan-Nar Festa Sant’Anna Wied il-Għajn, Grupp Armar Festa Sant’ Anna Wied il-Għajn, Għaqda Baħħara Sajjieda u Dilettanti Wied il-Għajn, Marsaskala Residents Network, Moviment Graffitti, Din l-Art Ħelwa, Flimkien għal Ambjent Aħjar, Rota, Extinction Rebellion Malta, Friends of the Earth Malta, Nature Trust Malta, Malta Youth in Agriculture (MaYA).