Il progetto per creare un complesso di ville che «sfigurano la baia di Santa Marija», parte del piano di riqualificazione del Comino Hotel proposto da Hili Group, hanno ricevuto una forte opposizione da parte del pubblico dopo “l’invito ad agire” lanciato due settimane fa da sette Ong ambientaliste.
Nella fattispecie sarebbero oltre 13.500 le obiezioni alla richiesta di sviluppo edilizio in questione (PA/4777/20) attualmente in elaborazione negli uffici della Planning Authority (PA). «Un numero record, una “rabbia” difficile da ignorare», sottolineano le organizzazioni nel comunicato stampa diffuso nella giornata di oggi.
«Nonostante quanto dichiarato dai costruttori, il progetto per il “villaggio” nella baia di Santa Marija avrà un’impronta significativa sul territorio, andando a distruggere la gariga per allontanare la struttura dalla costa ed erigere edifici più in profondità nella baia al posto dei campi sportivi abbandonati» continuano le Ong, facendo di nuovo riferimento all’impatto visivo finale reso dai render, anch’essi prodotti dagli stessi sviluppatori. Tutto questo – prosegue il comunicato – senza dimenticare la maggiore congestione ed il caos previsti, sia a terra che in mare, se la baia si trasformasse effettivamente in un luogo di villeggiatura di alto livello, con tanto di pontile.
«Se la PA concedesse il via libera a questo progetto, andrebbe a discapito di un pubblico che cerca una fuga pacifica (necessità sempre più a rischio sulle isole maltesi) e la salute del nostro ambiente naturale». Comino è infatti designata come area di conservazione rurale, riserva naturale, zona speciale di protezione e conservazione, area di importanza UE ed internazionale per volatili e biodiversità (IBA), sito Natura 2000, classificato come “Dark Sky” del patrimonio culturale del Paese.
Cinque organizzazioni stanno attualmente facendo appello all’approvazione da parte dell’ERA della proposta del Comino Hotel. BirdLife Malta, Din l-Art Ħelwa, Friends of the Earth Malta, Moviment Graffitti e Nature Trust – FEE Malta – hanno infatti fatto sapere che stanno combattendo contro la «valutazione superficiale del progetto privato su una riserva naturale di prestigio a favore degli interessi commerciali di pochi». Anche Ramblers Malta e Flimkien għal ambjent Aħjar si oppongono a gran voce a questo progetto proposto.
Il comunicato si conclude poi con un appello: «sostenuti dalla clamorosa indignazione pubblica, facciamo appello a Hili Ventures affinché ritiri tutti i progetti per la baia di Santa Marija e abbandoni l’idea di vendita di qualsiasi parte del complesso a terzi. In definitiva, la costruzione più sostenibile per l’isola di Comino non è affatto la costruzione».