Un folto gruppo di rappresentanti di diverse comunità ed Ong si sono dati appuntamento sabato mattina di fronte alla sede della Planning Authority per chiedere cambiamenti urgenti e radicali nei settori dell’ambiente e della pianificazione edilizia, rinnovando nuovamente l’invito al pubblico a partecipare alla protesta nazionale “Xebbajtuna! Bidla fl-Ambjent u l-Ippjanar ISSA!” che si terrà sabato 27 maggio.
Nel corso della conferenza stampa congiunta, i manifestanti hanno evidenziato come diverse politiche sulla pianificazione stiano creando problemi nelle cittadine di Malta e Gozo, portando al rapido deterioramento dell’ambiente circostante, denunciando inoltre il «grave fallimento delle autorità pubbliche che, anziché lavorare per il bene comune, stanno contribuendo attivamente alla degradazione della nostra qualità di vita, alla distruzione del nostro patrimonio nazionale e alla perdita significativa della biodiversità per accontentare gli interessi dei costruttori».
«C’è ancora molto da salvare e non possiamo arrenderci all’avidità» hanno affermato gli attivisti, sottolineando che «il potere della gente si manifesta quando ci uniamo, ci organizziamo e lottiamo per un cambiamento significativo».
La protesta nazionale in programma nel prossimo fine settimana ha come obiettivo quello di chiedere un cambiamento nelle politiche di pianificazione che stanno danneggiando il Paese, l’istituzione di autorità pubbliche trasparenti e indipendenti che non siano influenzate da politici e imprese, e l’istituzione di un modello economico sostenibile che miri ad un utilizzo equo ed efficiente delle risorse, invece della sola crescita economica.
La protesta nazionale è organizzata da otto Ong: Moviment Graffitti, Din l-Art Ħelwa, Flimkien għal Ambjent Aħjar, BirdLife Malta, Għawdix, Ramblers Association Malta, Nature Trust – FEE Malta e Friends of the Earth Malta.
Il progetto ha già ricevuto l’approvazione di oltre 70 gruppi, tra cui organizzazioni studentesche, sociali, culturali, del patrimonio e dei residenti. L’elenco completo dei gruppi che hanno aderito al progetto è disponibile sul sito www.xebbajtuna.org.