Un arcipelago sempre meno green secondo le ultime denunce di BirdLife Malta che, nella giornata di ieri, hanno portato all’attenzione dei cittadini il “macello” dei 12 alberi di ficus, cresciuti per oltre mezzo secolo nell’asfalto della Rotunda di Mosta, fornendo riparo a pedoni e specie di volatili alla ricerca di ristoro.
Una strage che, secondo gli attivisti ambientali, si sta consumando con il benestare del Consiglio Locale e dell’Autorità per le risorse ambientali (ERA); proprio quest’ultima ha infatti parlato di «sradicamento e ricollocamento» dei longevi arbusti che, a suo dire, sopravviveranno durante il trapianto per essere sostituiti da esemplari autoctoni come Giudee o Querce.
A far scattare, ieri, i volontari di BirdLife accorsi ad implorare le autorità di fermare i lavori, la presenza di diverse specie di volatili che ogni notte trovano un sicuro rifugio tra i rami degli alberi, come gli Zakak Abjad, meglio noti come ballerine bianche, i passeri spagnoli e gli storni comuni, ora in pericolo.
Già nella serata di ieri, l’Independent ha mostrato le ripercussioni di questa operazione pubblicando un video ritraente la danza frenetica tra i ficus di Mosta di queste specie di volatili alla ricerca del proprio nido, che non ritroveranno mai, per colpa della fame edilizia che interessa le coordinate maltesi.
Mentre gli arbusti sradicati saranno ricollocati nella zona di Santa Margherita, l’ERA fa sapere come la “fretta” delle operazioni sia dovuta al fatto che questo periodo, compreso tra novembre e febbraio, risulterebbe maggiormente adatto per il trapianto e l’acclimatazione delle piante permettendo, inoltre, agli uccelli ivi presenti di trovare una posizione alternativa fino a quando non sorgeranno i nuovi alberi chiamati a fornire loro riparo. «In alcuni casi è necessario rimuoverli per attuare progetti di rigenerazione urbana, affrontare i danni causati dalle radici e consentirne il riadattamento all’interno degli spazi pubblici aperti in modo pratico» conclude l’ente su Facebook.
Tra le reazioni più accese provenienti dalle associazioni ambientaliste, il comunicato affidato dalla Malta Rangers Unit che, sul proprio profilo social, ha invitato i cittadini ed il governo a non disinteressarsi del problema e tutelare la flora dell’arcipelago:
«Ogni giorno vediamo persone e progetti che distruggono il nostro territorio. Quando i grandi alberi vengono distrutti, invece che integrati, per il solo scopo di costruire; non possiamo permetterci di smettere di preoccuparcene e di prendercene cura. Per il Governo è scattata l’ora di accelerare in direzione della protezione degli spazi verdi e diventare un modello per le prossime generazioni»
Un’appello, quello delle Ong, che è stato raccolto da numerosi manifestanti scesi in piazza questa mattina al fianco di Moviment Graffitti per bloccare le ruspe e gli operatori, descritti come «traditori di Mosta» da alcuni cartelli visibili tra la folla, che mercoledì alle 18.30 si riadunerà nuovamente davanti alla sede del municipio.