Gli attivisti sono tornati alla carica promettendo di portare avanti la lotta contro il progetto proposto da Hili Group che prevede la costruzione di un complesso di villette sull’isola di Comino come parte del nuovo “Comino Hotel”.
La comunicazione, firmata da un collettivo di Ong, fa seguito alla sentenza della Corte d’Appello che ha respinto il ricorso presentato dagli ambientalisti sul report di valutazione dell’impatto ambientale (EIA) che aveva invece ottenuto l’ok dall’Autorità per le risorse ambientali.
L’ERA – sottolineano le organizzazioni – aveva dato il suo benestare alla costruzione del “lussuoso villaggio” sul sito Natura 2000, nonostante ciò comportasse ampie opere di scavo, la distruzione di aree ricoperte da gariga e un significativo impatto ambientale sulla flora e la fauna locale, compreso l’ecosistema marino. Di fatto, la proposta del Gruppo Hili trasformerebbe Comino in un villaggio commerciale frequentato tutto l’anno, in netta contrapposizione al clima di tranquillità che caratterizza attualmente l’area, soprattutto in bassa stagione.
Così, le Ong BirdLife Malta, Din l-Art Ħelwa, Flimkien għal Ambjent Aħjar, Friends of the Earth Malta, Moviment Graffitti, NatureTrust-FEE e Ramblers hanno fatto sapere di voler impugnare la sentenza sottoponendola all’Autorità di Pianificazione e in altre sedi.
«Comino è l’ultimo angolo relativamente incontaminato del Paese. È troppo prezioso per essere sacrificato sull’altare della cementificazione sfrenata a beneficio di alcuni individui», ha dichiarato un rappresentante delle ONG.