L’organizzazione ambientalista BirdLife Malta si è rivolta al Primo Ministro esprimendo profonda “preoccupazione” sul recente fallimento del Consiglio dei Ministri dell’UE nell’approvare l’attesa legge sul ripristino della natura, chiedendo l’intervento di Abela in sede europea.
Pur avendo già ricevuto il via libera dall’Europarlamento, la legge è infatti stata bloccata in maniera del tutto inaspettata, mettendo in discussione l’impegno dell’UE verso la conservazione della biodiversità e la sostenibilità ambientale.
«L’Europa e la natura sono state tradite dall’incapacità del Consiglio dei ministri dell’UE di portare avanti la legge sul ripristino della natura» si legge nella lettera aperta inviata ad Abela da BirdLife Malta, in cui viene sottolineata l’importanza che la normativa rappresenta nella protezione del patrimonio naturale dell’Unione Europea, imponendo misure di ripristino sul 20% del territorio terrestre e marino danneggiato entro il 2030.
Sebbene Malta abbia inizialmente sostenuto la legge, BirdLife Malta ritiene che l’impegno del Paese possa «andare oltre» e ha quindi chiesto al Primo Ministro di intervenire personalmente sollevando la questione con la Presidente Ursula von der Leyen e la Presidenza belga affinchè venga ripristinata l’agenda legislativa e garantita l’approvazione della normativa sul ripristino della natura sostenuta da cittadini, scienziati, imprese e organizzazioni ambientaliste in tutta l’Unione Europea.
L’Ong ha sottolineato che in un momento in cui l’Europa si prepara per le elezioni del Parlamento europeo, è essenziale ascoltare la voce dei cittadini e dei rappresentanti eletti che al momento «è stata soffocata». Il fallimento nell’approvare questa legge minaccia non solo la credibilità dell’UE in materia ambientale, ma anche i suoi principi democratici fondamentali.