Il governo ha presentato alla Commissione Europea l’aggiornamento del Piano Nazionale Energia e Clima (NECP) che delinea le strategie pensate da Malta per affrontare le sfide del cambiamento climatico, favorire la crescita economica sostenibile senza «sovraccaricare eccessivamente i cittadini».
L’obiettivo principale del piano, secondo il Ministero, è una riduzione complessiva entro il 2030 del 41% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli registrati nel 2005, nonostante la significativa crescita economica registrata negli ultimi anni e, c’è da dirlo, nonostante le statistiche UE che negli ultimi anni hanno visto l’arcipelago vestire la “maglia nera” per le medesime emissioni. I settori chiave interessati sono quello dell’energia, della gestione dei rifiuti e dei trasporti.
Nel settore energetico le emissioni verranno ridotte del 77% rispetto a dieci anni fa, grazie alla transizione dal petrolio pesante al gas e all’utilizzo degli elettrodotti che collegano Malta alla rete europea, uno dei quali sarà completato nei prossimi anni mentre, parallelamente, verranno installati sistemi di stoccaggio di energia su larga scala per consentire l’uso di fonti rinnovabili anche di notte. Inoltre, il governo ha recentemente lanciato un bando internazionale per la produzione di energia eolica.
Il piano prevede di raggiungere una quota di energia rinnovabile pari al 25% del consumo totale entro il 2030, superando gli obiettivi precedenti. L’introduzione di impianti di stoccaggio, pompe di calore, pannelli solari e incentivi fiscali sarà centrale per il raggiungimento di questo risultato.
Il settore dello smaltimento rifiuti vedrà una riduzione del 59% delle emissioni rispetto ai livelli del 2021. Ciò, secondo il Ministero, sarà possibile grazie a impianti di pre-smistamento, trattamento dei rifiuti organici e progetti Waste-to-Energy, che consentiranno di ridurranno la quantità di rifiuti destinata alle discariche.
Con una quota del 37% delle emissioni totali, il settore dei trasporti rappresenta una delle sfide principali. Per questo, il governo ha affermato che continuerà a incentivare i cittadini a passare ai veicoli elettrici e a migliorare l’infrastruttura stradale, mentre verrà implementato un piano nazionale per affrontare la piaga del traffico.
Anche il settore edile sarà incentivato a diventare più “green” tramite aggiornamenti allo specifico documento legato all’efficienza energetica degli edifici. Inoltre, l’installazione obbligatoria di fonti rinnovabili per edifici che raggiungono l’altezza massima consentita e l’introduzione di schemi come “Irrinova Darek” e “Smart and Sustainable” aiuteranno famiglie e imprese a compiere questa transizione.
Il piano prevede un coinvolgimento attivo degli stakeholder, tra cui esperti, organizzazioni ambientaliste e cittadini, per garantire che le sfide vengano affrontate in modo efficace.
Il ministro dell’Energia e dell’Ambiente, Miriam Dalli, ha sottolineato l’importanza di un approccio equilibrato: «Questo piano rappresenta un impegno “rivoluzionario” per rafforzare la sostenibilità e la resilienza di Malta. Siamo convinti che i cittadini siano parte integrante del cambiamento. Il nostro obiettivo è evitare di imporre oneri insostenibili e, al contrario, incentivare la partecipazione attiva. Senza questo approccio, l’azione climatica non potrà essere davvero efficace».
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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