Sette Ong a difesa dell’ambiente hanno annunciato l’intenzione di ricorrere in appello alla decisione dell’Environment and Resources Authority (ERA) di non pubblicare una Valutazione della Capacità di Carico per i visitatori dell’isola di Comino. La questione è emersa dopo ripetuti tentativi falliti di rendere pubblico questo documento, che era stato richiesto come parte del Piano di Gestione di Comino, finalizzato nel 2014, con l’obiettivo di preservare e ripristinare la biodiversità dell’isola.
Le richieste iniziali per la pubblicazione dello studio, avanzate dai rappresentanti di BirdLife Malta, furono respinte dall’ERA e questo portò la Ong a presentare una richiesta di Freedom of Information (FOI) nell’ottobre 2023. Due mesi più tardi, l’Autorità dichiarò che il documento non poteva essere diffuso perché ritenuto materia riservata dal Consiglio dei Ministri. BirdLife Malta presentò successivamente un altro FOI che diede il via a un’indagine da parte del Commissario per l’Informazione e la Protezione dei Dati (IDPC) dalla quale emerse che il documento era esente dalla pubblicazione per decisione del Consiglio dei Ministri.
Alla luce di tutto questo, BirdLife Malta e altre sei Ong ambientaliste hanno fatto sapere che ricorranno in appello presso il Tribunale dell’IDPC, sostenendo che il documento di valutazione rientra nel Piano di Gestione commissionato dall’ERA stessa e non è una prerogativa del Consiglio dei Ministri, descrivendo la posizione intrapresa da quest’ultimo come un tentativo di evitare di affrontare il problema del turismo di massa a Comino.
Inoltre, gli attivisti hanno sottolineato che, negli ultimi giorni, la spiaggia di Santa Marija ha visto l’installazione di un altro chiosco balneare senza i necessari permessi dell’ERA, in aggiunta alle già presenti attività commerciali non autorizzate nell’area Natura 2000. Parallelamente, l’Autorità ha dato l’ok ai gestori dei chioschi di campeggiare fino alla fine di settembre, nonostante sia presente un’apposita area campeggio in un’altra area di Comino.
La questione si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni circa la sostenibilità ambientale dell’isola, aggravate dalla revisione in corso delle proposte per la ricostruzione del Comino Hotel. Le Ong contestano la Valutazione dell’Impatto Ambientale (VIA) che, secondo loro, non ha adeguatamente considerato l’aumento del numero di visitatori generato dal rinnovato hotel durante i mesi estivi.
Le organizzazioni hanno fatto appello al governo affinché anteponga la protezione della natura agli interessi commerciali attraverso una strategia a lungo termine che salvaguardi l’isola, sottolineando che il suo futuro dipende da una pianificazione sostenibile e da un’applicazione rigorosa delle normative, piuttosto che dall’arricchimento di pochi operatori a discapito del patrimonio naturale. Hanno inoltre lanciato l’allarme circa la commercializzazione di Santa Marija Bay, che potrebbe replicare i problemi già presenti a Blue Lagoon, minacciando ulteriormente l’integrità ambientale di Comino.
L’azione è sostenuta da BirdLife Malta, Moviment Graffitti, Flimkien għal Ambjent, Aħjar Din l-Art Ħelwa, Friends of the Earth Malta, Nature Trust-FEE, Malta Ramblers’ Association of Malta.