Un progetto per la realizzazione di una piscina a Xagħra, nella Marsalforn Valley, alle spalle di un condominio di sette piani costruito dal magnate gozitano dell’edilizia Joseph Portelli, ha messo in allarme alcune ONG, preoccupate che l’eventuale approvazione possa creare un pericoloso precedente utile a creare progetti simili, situati sempre fuori dalle aree di sviluppo urbano.
Il fulcro del dibattito, messo in piedi dalle cinque Organizzazioni, risiede proprio nel lavoro svolto dall’Autorità di Pianificazione. In un primo momento una relazione tecnica dello stesso ente di pianificazione, relativa alla proposta, sembrava suggerire un rifiuto. Il “no”, però, non è mai arrivato, ed è invece stato sostituito dalla richiesta di alcune modifiche strutturali al disegno del progetto.
La collocazione della piscina ha sollevato diversi dubbi riguardo il potenziale impatto ambientale e, in secondo luogo, ha acceso discussioni sulla possibile funzione di “apri pista” per concessioni di questo tipo nella vallata di Marsalforn. Un punto condiviso anche dal Comune di Xagħra, dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e dall’Autorità per le Risorse Ambientali (ERA).
La decisione finale per l’applicazione del progetto sarà presa martedì dalla Commissione di pianificazione, con le ONG che hanno già manifestato tutte le intenzioni di intervenire con forza nel caso in cui la proposta dovesse ricevere il via libera: «Dopo che il governo eletto ha promesso nel suo manifesto di proteggere le periferie dei villaggi da sviluppi distruttivi, concedere un permesso del genere sarebbe politicamente dannoso e manderebbe un messaggio sbagliato. È fondamentale tradurre in azione le promesse, in particolare in un caso come questo che avrebbe dovuto essere già rifiutato viste le evidenti violazioni delle politiche di pianificazione, i danni agli habitat naturali e alle valli di Gozo e il fatto che la stessa Autorità di Pianificazione ha raccomandato il rifiuto».
«È scandaloso che l’Autorità di pianificazione trovi ancora così difficile proteggere i paesaggi sensibili situati nella zona di sviluppo esterna presumibilmente protetta, anche se lo stesso governo promette di farlo. Questa applicazione di pianificazione non avrebbe mai dovuto arrivare così lontano in primo luogo» ha affermato Moviment Graffitti in una nota diffusa sul web.
Proprio sul tema ambientale e sugli sforzi fatti le ONG si sono dichiarate preoccupate riguardo la “timida” forza con cui l’Autorità per le Risorse Ambientali si è opposta a questi recenti sviluppi: «Sebbene ERA abbia chiesto un rifiuto, siamo costernati dal fatto che non stia insistendo in modo più appropriato per la protezione dell’habitat della zona, che è ampiamente minacciato a causa del precedente che questo sviluppo proposto andrebbe a creare. L’ERA, legalmente responsabile dell’ambiente di Malta, è obbligata a compiere uno sforzo più energico e vigoroso per proteggere un habitat così sensibile».
Il comunicato è stato sottoscritto dalle ONG Din l-Art Ħelwa Għawdex, Flimkien għal Ambjent Aħjar, Għawdix, Moviment Graffitti e Wirt Għawdex.