Il Ministero di Gozo ha annunciato l’introduzione di un sistema di sanzioni a punti – si potrebbe dire simile a quello per le patenti di guida -, che andrà a punire chi infrange il regolamento sulla conservazione degli uccelli selvatici e quello sulla protezione dei conigli selvatici tramite la caccia o l’utilizzo di trappole.
Ad ogni categoria di reato verrà assegnato un numero di punti che va da due a quattro a seconda della tabella di riferimento. Chi accumula dodici o più punti in due anni verrà ammonito con la sospensione della licenza dalla Sezione di regolamentazione degli uccelli selvatici (WBRU) e dalla polizia, per un periodo di un anno, durante il quale non potrà richiedere nessuna licenza speciale associata a quella sospesa.
I punti saranno azzerati qualora il titolare non commetta altre sregolatezze entro due anni dalla data dell’ultima infrazione.
Le multe relative ad ogni categoria di reato sono rimaste invariate, ma sono state aggiunte alla lista altre infrazioni soggette ad ammonimento amministrativo, che non dovranno quindi più sottostare a procedimenti giudiziari.
Le modifiche legali hanno inoltre eliminato la sospensione o la revoca di tutte le licenze generali, confinando la condanna solamente a quella di riferimento del reato commesso. Questo significa, per esempio, che se una persona titolare sia di una licenza generale di caccia a terra sia di una licenza generale di cattura, commette un’infrazione legata al reato di cattura, non sarà punita con la sospensione di entrambe le licenze, ma solo per quella di riferimento.
Non si è fatta attendere la reazione della ONG BirdLife, che in un post condiviso attraverso i social ha affermato che «il sistema dei punti di penalizzazione è un tipico esempio di come una legge potenzialmente buona per aiutare a sradicare coloro che infrangono le leggi sulla caccia e sulla cattura venga continuamente incasinata con una grossa scappatoia a beneficio dei bracconieri grazie alla scelta di sospendere solo un’unica licenza in caso di infrazione della legge e non tutte quelle in possesso del bracconiere».
L’associazione fa poi il paragone con la patente di guida a punti: «Se un conducente infrange il codice stradale, subisce la decurtazione dei punti a prescindere dall’auto che guida, perché il sistema sanzionatorio è legato al conducente e non alla patente specifica di un veicolo».