Quella tra i maltesi e lo smog è una lotta quotidiana e, a quanto pare, impari.
Le ultime proteste, come riporta il Times of Malta, sono rivolte al traghetto veloce della Virtù Ferries che costringe molte famiglie di Valletta a subire rumori molesti e gas di scarico: una minaccia all’udito e ai polmoni che costringe a tapparsi in casa tenendo le finestre chiuse.
Il problema si pone soprattutto per l’imbarcazione che fa la spola tra il porto di Valletta e quello di Gozo, come sanno bene quanti vivono e lavorano non lontano dal terminal di Ta’ Liesse.
«Sembra che un aereo stia per decollare ogni mezz’ora – ha dichiarato un residente al Times – e puoi letteralmente assaporare lo scarico in bocca».
Secondo chi lamenta i disagi, il traghetto veloce avvierebbe in motori intorno alle 7 del mattino, lasciandoli accesi fino a quando si è imbarcato l’ultimo passeggero. Un’operazione che richiede almeno mezz’ora, trenta minuti nel corso dei quali rumori e smog creano un tutt’altro che trascurabile fastidio. Anche perché il via vai dell’imbarcazione dura tutta la giornata, per poi terminare dopo la mezzanotte.
C’è anche chi, esasperato, ha chiamato la polizia, ma – com’era prevedibile – gli agenti non hanno potuto prendere nessuna iniziativa.
Al Times, Mark Weingard, fondatore del gruppo Iniala che gestisce l’Iniala Harbour House, a Valletta, ha dichiarato che inizialmente era entusiasta del nuovo servizio di traghetti veloci per Gozo, ma ha poi aggiunto che gli effetti di questa novità si sono rivelati inaccettabili:
«Questa imbarcazione è una vergogna, è come avere un vecchio camion sporco e rumoroso che erutta fumi nel Grand Harbour. Non siamo assolutamente contrari alla presenza del terminal dei traghetti, anzi, pensiamo che sia fantastico, è una grande opportunità per i turisti e per i cittadini di Gozo per migliorare l’accesso Valletta. Tuttavia, questo tipo di traghetto rumoroso e inquinante non dovrebbe essere utilizzato».
Weingard ha aggiunto che gli imprenditori hanno fatto molti sforzi per abbellire l’area e mantenerla attraente, ma il rumore e l’inquinamento rischiano di scoraggiare i clienti che sono arrivati fin lì per godere bellezza e tranquillità: «Il Grand Harbour è un gioiello nel nostro Paese e come tale dovremmo trattarlo. Se un veicolo rumoroso e inquinante non sarebbe consentito nelle nostre strade, perché dovrebbe essere consentito nel Grand Harbour?».
Alle lamentele, un portavoce di Virtu Ferries ha replicato che la manutenzione delle navi viene effettuata secondo i più alti standard e che in corso c’è un confronto con le autorità per verificare se i disagi possano essere ridotto.
«Le nostre navi funzionano con diesel a bassissimo tenore di zolfo – ha dichiarato il portavoce di Virtù Ferriers – che è la forma di diesel più pulita sul mercato. Tutti i motori diesel emettono gas di scarico limitati, così come le nostre navi. Il fumo nero viene emesso il più delle volte a seguito di una manovra forzata che richiede un improvviso aumento di potenza, ma non è un evento normale».
Il portavoce ha poi aggiunto che non sono le navi di Virtu Ferries a emettere fumo, ma anche quelle dei loro concorrenti.