Il Futuro della Riserva Naturale Simar di BirdLife Malta a Xemxija è minacciato da politiche di sviluppo sbagliate che vedranno l’area residenziale di fronte alla riserva trasformarsi in un enorme blocco di appartamenti di 7-8 piani.
Nonostante le obiezioni, due domande di pianificazione sono state approvate a maggio con il supporto dell’Autorità per le Risorse Ambientali (ERA), agevolando così l’approvazione da parte dell’Autorità di Pianificazione (PA) durante le riunioni del Consiglio di pianificazione.
È quanto emerso nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo nei giorni scorsi vicino a uno dei siti che hanno beneficiato dei permessi, situato a soli 20 metri dall’ingresso della riserva. I rappresentanti di BirdLife Malta si sono rivolti alla stampa annunciando l’intenzione di ricorrere in appello alle decisioni adottate dalla PA.
«Questi sviluppi eccessivi avranno un impatto negativo sullo stato ecologico della riserva e diminuiranno il valore educativo offerto alle migliaia di visitatori che la frequentano ogni anno. BirdLife Malta è impegnata a intraprendere tutte le azioni necessarie, compreso il ricorso ai tribunali, per bloccare questo sviluppo» si legge nel comunicato diffuso dalla Ong ambientalista.
La Riserva Naturale Simar è stata designata per la prima volta come riserva naturale nel 1991, quando i piani per la costruzione di un parco a tema furono deviati per dare spazio alla natura tra la Valle di Pwales e la Baia di Xemxija, che avrebbe naturalmente ospitato una zona umida salina.
Nel corso degli anni, la riserva ha ricevuto diverse designazioni, tra cui Sito di Importanza Ecologica, Zona Umida di Importanza Internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar e Sito Natura 2000 ai sensi delle Direttive sugli Uccelli e gli Habitat nel 2004. È una delle ultime aree umide rimaste sull’isola, grazie agli sforzi dedicati di BirdLife Malta.
Tuttavia, l’approccio positivo alla conservazione, compresa la disposizione del Piano Locale Nord-ovest che prevede l’espansione della riserva naturale, è in costante declino. Le modifiche apportate nel 2006 hanno concesso l’incremento del numero di abitazioni nell’area fino a quattro piani, mentre le politiche successive nel 2015 hanno consentito di aggiungere ulteriori piani entro lo stesso limite di altezza, portando a sviluppi sovraffollati.
Durante il processo decisionale anche gli ufficiali dell’Autorità di Pianificazione sono rimasti sorpresi nell’aver notato che l’ERA si era concentrata esclusivamente sulle problematiche di inquinamento luminoso causate dagli edifici proposti.
«È deludente vedere che l’autorità ambientale sia solo uno spettatore di questo stupro del nostro patrimonio naturale. Non abbiamo nemmeno visto l’imposizione di condizioni di base per il permesso di proteggere la riserva dagli impatti dello sviluppo come polvere, rumore e anche visivamente, sull’integrità della riserva» ha commentato Nicholas Barbara, responsabile della conservazione di BirdLife Malta.
La Riserva Naturale Simar è l’unico sito a Malta in cui alcune specie di uccelli nidificano oltre a rappresentare anche una tappa importante per grandi stormi di aironi durante la migrazione.
«Tutto questo sarà minacciato da balconi più alti degli alberi in cui gli aironi cercano rifugio e da una folla di persone stipate in un’area che porterà con sé rumori, luce e traffico, solo per citare alcuni degli impatti» ha commentato Mark Gauci, responsabile della gestione del territorio di BirdLife Malta.
«Oltre 4.000 studenti visitano Simar ogni anno, mentre altri 3.000 visitatori la frequentano durante la settimana e i weekend, cercando di sfuggire all’effervescenza delle costruzioni e godersi la campagna. La loro esperienza e le opportunità di apprendimento saranno ora influenzate negativamente da uno sviluppo così vicino. L’atmosfera tranquilla della riserva naturale si trasformerà in polvere, rumori di macchinari e cemento», ha aggiunto Gauci.
Mark Sultana, CEO di BirdLife Malta, ha concluso: «Questo è un sintomo del problema nazionale e riflette esattamente le tre richieste avanzate durante la protesta nazionale “XEBBAJTUNA!“ tenutasi il 27 maggio a Valletta. Abbiamo autorità pubbliche che non lavorano per il bene comune perché non agiscono con piena autonomia rispetto alle imprese e ai politici. Abbiamo politiche che sono state erroneamente attuate e stanno distruggendo i nostri spazi aperti e le aree naturali. Infine, abbiamo un modello economico che non tiene conto del nostro capitale naturale e del benessere dei nostri cittadini».
Queste richieste sono sostenute da diverse Ong come Friends of the Earth Malta, Flimkien għal Ambjent Aħjar, Ramblers Association of Malta, Din l-Art Ħelwa, Nature Trust-FEE Malta, Għawdex e Moviment Graffitti, insieme a migliaia di persone che hanno partecipato alla protesta di Valletta, esprimendo la loro indignazione. A tal proposito, le stesse Ong hanno fatto sapere che incontreranno il Primo Ministro Robert Abela il prossimo 23 giugno.
Nel frattempo, BirdLife Malta ha sottolineato che presenterà ricorso contro le autorizzazioni concesse ai costruttori presso l’Environment & Planning Review Tribunal e in tribunale, nella speranza di preservare la Riserva Naturale Simar da danni irreparabili.