Secondo il sondaggio annuale sulla percezione del cambiamento climatico condotto dalla Banca Europea per gli Investimenti (EIB), la stragrande maggioranza dei maltesi riconosce l’urgenza di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici.
In un quadro globale in cui il clima rappresenta una delle maggiori sfide, i maltesi posizionano questa problematica al secondo posto, subito dopo il costo della vita. La consapevolezza dell’urgenza di intervenire è condivisa dal 99% degli intervistati, che ritengono cruciale agire ora per evitare conseguenze ben più gravi in futuro.
La percezione dell’importanza dell’adattamento al cambiamento climatico a Malta supera di gran lunga la media europea. Il 77% degli intervistati considera prioritaria l’adozione di strategie in tal senso, rispetto a una media UE del 50%. Inoltre, il 97% ritiene che tali investimenti non siano solo necessari per evitare danni più impattanti, ma anche per generare nuovi posti di lavoro e rafforzare l’economia locale.
Il progressivo incremento di eventi climatici estremi a Malta, come ondate di caldo torrido, siccità e innalzamento del livello del mare, ha avuto un impatto diretto sui cittadini. Il 97% degli intervistati (la media europea si ferma all’80%) dichiara di averne vissuto almeno uno negli ultimi cinque anni, con il 53% che ha sofferto per le ondate di calore, il 30% per inondazioni e il 28% per tempeste intense o grandinate.
Tali eventi hanno generato conseguenze tangibili nel 99% dei casi (68% per la media UE): il 37% ha subito interruzioni di energia elettrica, il 29% ha lamentato problemi di salute e il 28% difficoltà nell’approvvigionamento alimentare.
Il sondaggio rivela inoltre una crescente consapevolezza tra i maltesi sulla necessità di riadattare il proprio stile di vita: il 94% mette in conto di apportare cambiamenti significativi per fronteggiare i rischi climatici, contro una media UE del 72%.
Inoltre, il 75% degli intervistati ritiene che potrebbe essere necessario trasferirsi in Paesi più “freddi”, una percentuale molto superiore alla media europea del 28%, mentre l’84% pensa che dovrà “traslocare” in un luogo meno vulnerabile ai mutamenti climatici (in questo caso la media UE è del 35%).
La consapevolezza sul tema è riscontrabile anche nella percentuale di cittadini (91%) che si ritiene “adeguatamente informata” su come adattare le proprie abitazioni e il proprio stile di vita, mentre l’82% è a conoscenza degli incentivi offerti dal governo per sostenere tali adattamenti.
Tra le priorità indicate, il miglioramento delle infrastrutture è al primo posto (42%), seguito dall’isolamento termico delle abitazioni (41%) e dalla creazione di spazi verdi urbani per raffreddare le città (39%).
Su chi dovrebbe farsi carico dei costi per l’adattamento al cambiamento climatico, il 38% degli intervistati ritiene che debbano essere le aziende maggiormente responsabili delle emissioni a sostenere l’onere finanziario, mentre il 30% ritiene che questo debba essere condiviso equamente. Il 15% crede invece che dovrebbero pensarci le compagnie assicurative.
Sul fronte dei benefici per i suddetti investimenti, il 35% degli intervistati pensa che tutti dovrebbero essere trattati equamente, mentre il 28% crede che la priorità debba andare a chi vive in aree ad alto rischio e il 26% a persone con disabilità.
L’impegno dei maltesi si estende oltre i confini nazionali: il 90% degli intervistati ritiene che Malta debba fare di più per aiutare i Paesi vulnerabili ad affrontare l’impatto crescente dei cambiamenti climatici.
Il vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti, Kyriacos Kakouris, ha sottolineato l’importanza di investire con priorità nell’adattamento climatico, soprattutto per le nazioni insulari come Malta. «Agendo ora, possiamo proteggere le comunità, creare posti di lavoro e costruire un futuro più prospero per tutti», ha dichiarato Kakouris.
Il sondaggio annuale della EIB ha coinvolto 500 cittadini maltesi nell’agosto 2024 e, più in generale, presenta le opinioni di oltre 24.000 intervistati provenienti da tutta l’Unione Europea e dagli Stati Uniti sul tema del cambiamento climatico.
Secondo un rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente, l’Europa è attualmente il continente che si sta riscaldando più rapidamente, con un numero di eventi meteorologici estremi che dovrebbe aumentare con l’incremento delle temperature globali creando, secondo gli scienziati, disastri sempre più costosi. L’intensificazione della frequenza di eventi meteorologici estremi rappresenta una minaccia concreta per le infrastrutture e la stabilità delle riserve globali di acqua e cibo. Malta sta già assistendo a fenomeni del genere, come intense ondate di calore, siccità e innalzamento del livello del mare.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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