In un accordo senza precedenti, i ministri dell’Energia del MED9 si sono impegnati a trasformare la Regione mediterranea in un polo dell’energia verde, che guiderà la transizione dell’UE verso un’Europa decarbonizzata ed indipendente a livello energetico.
I ministri dell’Energia dei nove Stati dell’UE della Regione mediterranea si sono riuniti a Malta nella giornata di giovedì 18 maggio in occasione del primo Meeting del MED9. Il ministro dell’Energia Miriam Dalli ha presieduto l’incontro alla presenza del Commissario europeo per l’Energia, Kadri Simson, e delle delegazioni ministeriali degli altri otto Paesi mediterranei: Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Slovenia e Spagna.
I nove Paesi hanno siglato la Dichiarazione di Malta, un documento congiunto che propone la creazione del “Polo Mediterraneo dell’Energia Verde”, al fine di accelerare la transizione dell’UE verso un futuro decarbonizzato ed indipendente a livello energetico.
Gli Stati che compongono il Med9 concordano sul fatto che il Mediterraneo può diventare un centro di investimenti nelle energie rinnovabili, con un’attenzione particolare alle fonti offshore e alle nuove interconnessioni energetiche tra Paesi mediterranei dell’UE ed extra-UE, per favorire gli investimenti europei nell’energia verde.
La dichiarazione comune stabilisce diverse azioni cruciali. Il MED9 istituirà un comitato direttivo che lavorerà in sinergia per pianificare la creazione del “Polo Mediterraneo dell’Energia Verde”, un impegno che servirà ad aprire nuove opportunità di crescita ed occupazione nella Regione.
I Ministri dell’Energia hanno inoltre invitato la Commissione dell’UE a redigere un rapporto approfondito per studiare il potenziale dei corridoi dell’energia verde, che collegano l’Europa alle risorse di energia rinnovabile dei Paesi nordafricani confinanti, e a dare priorità al finanziamento dello sviluppo di queste cruciali interconnessioni mediterranee.
Hanno altresì concordato di privilegiare gli investimenti in soluzioni di energia rinnovabile, come le fonti offshore, i sistemi di generazione fotovoltaica solare, la produzione e il trasporto di idrogeno rinnovabile e le soluzioni di stoccaggio.
Infine, la Dichiarazione di Malta sottolinea l’impegno dei nove Paesi nel garantire che ciascuno Stato membro possa beneficiare del potenziale di energia verde offerto dalla Regione mediterranea.
«Oggi abbiamo dato il via all’inizio della cooperazione congiunta tra Paesi del MED9, insieme ai nostri partner mediterranei. Riconosciamo che gli investimenti nelle infrastrutture per le energie rinnovabili non rappresentano solo un impegno volto al futuro con obiettivi a lungo termine, ma costituiscono la soluzione migliore per le sfide attuali. Malta sta lavorando instancabilmente per raggiungere i suoi obiettivi in materia di clima ed energia, guardando con fiducia a nuovi investimenti nelle energie rinnovabili offshore e nei sistemi di stoccaggio dell’energia, nonché a raddoppiare la nostra interconnessione con l’Europa continentale, per una maggiore sostenibilità e sicurezza nei prossimi anni» ha dichiarato il ministro Dalli.
Mentre il Commissario europeo Kadri Simson ha affermato: «Il meeting a Valletta si è svolto in concomitanza del primo anniversario del piano REPowerEU, lanciato dalla Commissione per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e aumentare gli investimenti nell’efficienza energetica, diversificando le nostre fonti di energia e i fornitori. REPowerEU è una storia di successo mediterranea. Durante l’ultimo anno, abbiamo assistito a una diffusione record delle energie rinnovabili nella Regione. Oggi questa ambizione è stata riaffermata, e la Commissione è pronta ad offrire il proprio sostegno, se necessario, per aiutare la Regione mediterranea a diventare un polo dell’energia verde».