Sono scesi in piazza, sabato, i residenti di Birzebbugia, insieme a diverse ONG, agricoltori e numerose persone interessate alla protezione di Wied Żnuber, per manifestare contro il progetto che vedrà la realizzazione di una mini pista di atterraggio nei pressi della valle e delle scogliere della zona, annunciato lo scorso 12 febbraio tramite un accordo tra l’agenzia governativa INDIS e un’associazione di aeromodelli.
Secondo una nota diffusa dalle ONG, il progetto sembrerebbe essere stato elaborato in gran segreto, sfuggendo alla consultazione pubblica, e si prevede che avrà un grande impatto ambientale e sociale. I piani definitivi non sono ancora stati pubblicati ufficialmente, così come la domanda per lo sviluppo dell’area, ma le indicazioni parrebbero essere già ben chiare: la pista d’atterraggio coprirebbe 44 acri di terreno naturale e agricolo, l’equivalente di sette campi da calcio.
Il rumore forte e incessante degli aeromodelli telecomandati aumenterebbe drasticamente l’inquinamento luminoso e acustico nella zona, oltre a distruggere la serenità della valle e delle scogliere circostanti.
«È profondamente inquietante assistere alla messa a punto di un tale progetto nelle immediate vicinanze di un sito Natura 2000, noto alle autorità come ecologicamente sensibile e sede di molti animali e vegetazione protetta. La pista d’atterraggio si troverebbe a due passi dal luogo di riproduzione e dalle scogliere di nidificazione di alcune colonie di uccelli di specie protetta, molto sensibili alla luce e al rumore» sottolineano le associazioni.
L’area ospita inoltre anche una serie di reperti storici tra cui un dolmen, un rifugio militare, antichi canali d’acqua e bacini preistorici utilizzati nei riti di sepoltura.
Questo progetto influenzerà negativamente persino gli agricoltori. Alcuni di loro hanno già ricevuto avvisi di sgombero.
«Alla luce di tutto questo, rimarchiamo quanto la realizzazione della mini pista d’atterraggio sia totalmente inaccettabile – affermano le ONG, aggiungendo – Rispettiamo gli hobbisti interessati al progetto, ma non vediamo alcuna giustizia in un Piano che danneggerà i residenti e gli agricoltori, provocando ingenti danni all’ambiente. Crediamo anche che si possano trovare siti alternativi per realizzare questo progetto con un minor impatto negativo sulla gente e sull’ambiente».
Il sito in questione è citato nel Piano Locale come parte di una zona industriale. Questo non riflette le reali condizioni di un’area situata proprio a ridosso della valle e delle scogliere circostanti. Tutte le domande di sviluppo su questo sito sono state finora respinte.
Il sud di Malta è gravato da un eccesso di sviluppo che ha un impatto negativo sull’ambiente, sugli spazi aperti e sulla qualità della vita. Questo progetto continuerà a gravare sul sud dell’isola, derubandolo dei siti ecologicamente sensibili e socialmente importanti di Wied Żnuber e delle aree circostanti.
«Chiediamo quindi lo scioglimento immediato del progetto, oltre ad una modifica del Piano Locale che consenta al sito di essere escluso dall’area di sviluppo. In questo modo potrà fungere da cuscinetto tra la zona industriale e Wied Żnuber» conclude il comunicato firmato dalle associazioni Għaqda Storja u Kultura Birżebbuġa, ŻAK Birżebbuġa, 12th Birżebbuġa Girl Guides, Moviment Graffitti, BirdLife Malta, Din l-Art Ħelwa, Flimkien għal Ambjent Aħjar, Friends of the Earth Malta, Extinction Rebellion Malta, The Archaeological Society Malta.