Hanno preso il via i lavori per la realizzazione di un giardino in stile mediterraneo sull’area che un tempo fungeva da deposito di petrolio, un terreno di 1.500 metri quadrati oggi in stato di abbandono e che verrà completamente riqualificato grazie all’intervento della Grand Harbour Regeneration Corporation (GHRC).
Il progetto prevede l’inserimento di piante e fiori autoctoni, aree picnic ombreggiate, sentieri in ghiaia e un’arena per eventi di circa 400 metri quadrati, con l’obiettivo di offrire un punto d’incontro vivibile e sostenibile per residenti e visitatori. L’opera rientra in una più ampia iniziativa di rigenerazione della zona del Kalkara Creek, che punta a creare una rete coerente di spazi verdi e accessibili.
Contestualmente, sono in corso altri lavori di riqualificazione nel comune di Birgu. Tra questi, un progetto da 230.000 euro portato avanti da Ambjent Malta all’ingresso della cittadina, che prevede il ripristino della pavimentazione, interventi sull’architettura del paesaggio e la conservazione di rifugi sotterranei storici attraverso l’uso di specifiche membrane.
Durante una visita ai siti interessati, il ministro dell’Ambiente Miriam Dalli e il segretario parlamentare Glenn Bedingfield hanno evidenziato l’approccio integrato adottato dal governo per migliorare la vivibilità urbana.
«Stiamo adottando un approccio olistico per portare aree verdi nella quotidianità delle persone. I progetti a Birgu sono un perfetto esempio di come creare spazi comunitari belli, accessibili e duraturi», ha dichiarato Dalli.
Il Ceo di GHRC, Gino Cauchi, ha spiegato il metodo sostenibile usato per la gestione dell’acqua: uno strato di 8 centimetri di ghiaia sopra 50 centimetri di terra per ridurre la perdita d’acqua e sostenere la vegetazione locale, mentre bacini idrici alimentati da una sorgente naturale aiuteranno a mantenere il giardino verde anche durante i mesi caldi.
Il direttore generale di Ambjent Malta, Herman Galea, ha affermato: «Questo progetto migliora la qualità ambientale dell’area, rispettando al contempo il suo carattere storico. È un buon esempio di come possiamo combinare miglioramenti pratici con la sensibilità verso il nostro patrimonio».
(photo credits: DOI / Clodagh O’Neill)
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