Hanno preso il via i lavori di restauro della Cappella di Santa Marija tal-Hlas, uno degli edifici religiosi più antichi di Zejtun.
L’intervento prevede il rinnovo delle facciate, la rimozione dello strato di cemento che sta danneggiando la pietra originale, il ripristino degli infissi in legno e altri lavori per la messa in sicurezza della struttura. Gregorio Giubilaro, responsabile del progetto, ha spiegato che ogni operazione sarà eseguita con la massima attenzione per rispettare il carattere storico della cappella.
Gli interventi di restauro, avviati dal Ministero della Cultura, rientrano in un programma volto a proteggere e preservare i siti di valore storico, con finanziamenti destinati ai Consigli locali. Il progetto è stato approvato dalla Planning Authority e sarà eseguito dalla direzione per il restauro e la conservazione. Il ministro della Cultura, Owen Bonnici, presente all’avvio dei lavori, ha sottolineato l’importanza di preservare la cappella per le generazioni future, proteggendone l’architettura e il valore religioso. «Questa iniziativa conferma il nostro impegno nella tutela del patrimonio culturale di Malta, affinché luoghi storici come questo rimangano accessibili e apprezzati da tutti», ha dichiarato Bonnici.
Presenti sul posto anche l’arciprete di Zejtun Anton Galea-Scannura, il sindaco Joan Abela e rappresentanti del Consiglio locale.
Le origini della Cappella di Santa Marija tal-Hlas risalgono all’epoca medievale, quando era la chiesa principale dell’antico villaggio di Bisbut, conosciuto anche come Ir-Rahal ta’ Fuq. L’attuale struttura fu edificata nel 1692 per volere del vescovo Davide Cocco Palmieri, sulle fondamenta di una cappella più antica risalente al 1575. Nel 1850, il reverendo Giovanni Tabone ne supervisionò il restauro, e l’anno successivo furono collocate sotto l’altare maggiore le reliquie del martire San Amabile. Oggi, la cappella fa parte degli edifici del patrimonio culturale di Malta e si trova in una Zona di Conservazione Urbana (UCA).
(photo credits: DOI / Alan Saliba)
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