Dopo mesi di dibattito, il governo sembra pronto a varare la riforma sugli affitti, sempre più fuori controllo negli ultimi anni, anticipando un emendamento che andrà a fissare un tetto massimo al numero di inquilini per camera da letto.
Nello specifico, un appartamento dotato di due stanze potrà essere abitato da un massimo di quattro affittuari e così a salire fino ad arrivare a locazioni con quattro stanze, che prevedono la convivenza di otto inquilini sotto lo stesso tetto a patto che l’immobile abbia almeno due bagni.
Una sterzata richiesta a gran voce per far fronte alla problematica del sovraffollamento e delle condizioni precarie degli affittuari, sottolineata a più riprese anche lo scorso anno, quando aveva fatto scalpore la notizia dei 45 lavoratori stranieri scoperti a condividere un unico appartamento a Sliema, oppure quella sull’immobile con sei vani a Mosta abitato da 35 persone che condividevano un’unica cucina e solo due servizi igienici. Il tutto con canoni da capogiro.
In attesa della decisione finale del Parlamento, su Facebook il ministro dell’edilizia abitativa, Roderick Galdes, ha affermato come l’imposizione di un tetto massimo di affittuari sarà sostenuta da una politica di “tolleranza zero” contro gli abusi.
Un «piano chiaro», che offrirà un «tenore di vita dignitoso per tutti» ha assicurato Galdes, dopo le perplessità esposte da Moviment Graffitti e altre tre associazioni che, ad inizio mese, avevano stilato un elenco di controproposte alle modifiche attualmente in corso alla legge sugli affitti ritenute “antisociali”, poichè proietteranno gli inquilini in una posizione significativamente più vulnerabile nel caso di rescissione anticipata del contratto, andando incontro alla perdita del deposito cauzionale e al rischio di incorrere in azioni legali da parte del proprietario di casa.
Insomma, secondo le Ong, gli emendamenti finora discussi peggioreranno le condizioni degli affittuari a vantaggio soprattutto dei locatori abusivi, come espresso nel comunicato congiunto siglato qualche giorno fa anche da altre tredici associazioni: «Le modifiche proposte indeboliranno ulteriormente la posizione degli inquilini vietando loro di lasciare la proprietà affittata durante gli ultimi sei mesi del loro contratto di affitto».
Bisognerebbe mettere un tetto anche all’importo dei fitti.