Si è conclusa giovedì pomeriggio in tribunale la “bravata” di quattro studentesse francesi in vacanza a Malta che, nella notte tra martedì e mercoledì scorso sono state sorprese ad appiccare un falò sul tetto di un edificio militare storico presente nell’aerea protetta di Majjistral Park, situato a nord-ovest dell’isola, nei pressi di Mellieħa.
Il Parco, che per la grande varietà botanica, faunistica e paesaggistica è stato dichiarato nel 2007 dal Governo maltese Parco Nazionale, vieta espressamente ai visitatori di accendere fuochi e causare danni alla flora e agli edifici storici custoditi al suo interno.
Tra l’altro le autrici del misfatto, per accendere il fuoco hanno utilizzato del timo mediterraneo presente nell’area, arbusto che rientra tra le specie protette dalla legge maltese.
In un post su Facebook, Majjistral Park ha pubblicato le immagini che documentano l’episodio, nelle quali risultano evidenti sia il danno causato all’edificio che alla pianta ormai carbonizzata.
I custodi del Parco hanno prontamente allertato la polizia per denunciare l’accaduto, presentando un rapporto ufficiale alle autorità competenti.
Presentandosi in tribunale nella giornata di giovedì, le quattro studentesse sono state imputate di aver causato danni al Parco, appiccando un falò su una postazione militare risalente alla seconda guerra mondiale, utilizzando una specie vegetale protetta.
ll tribunale ha inflitto loro una pena detentiva di sei mesi sospesa per un anno, unitamente ad una multa di 700 euro ad ogni ragazza.
Ciò significa che le imputate non finiranno in carcere ma, qualora dovessero commettere un altro reato nel corso del prossimo anno, dovranno scontare sei mesi di prigione in aggiunta al tempo stabilito per il nuovo crimine commesso.
Come riporta Times of Malta, durante il processo, l’ispettore ha spiegato che le giovani non erano consapevoli dell’illegalità del loro comportamento né che l’area facesse parte del patrimonio culturale del Paese.
Il loro avvocato difensore ha sottolineato che avevano acceso un fuoco danneggiato la struttura storica con l’intento di «arrostire marshmallow».
Spesso le associazioni ambientalistiche fanno il gioco degli speculatori, per non parlare dellabbandono di tanti animali che moriranno. Dovevano pulire il sito, non distruggerlo.