È già passato un anno dalla tragica morte di Pelin Kaya, la giovane designer di interni uccisa il 18 gennaio 2023 da un Suv impazzito la sera del suo 30esimo compleanno.
Trecentosessantacinque giorni di dolore per la famiglia della ragazza, che per ricordarla ha partecipato alla veglia in suo onore svoltasi a Gzira, luogo in cui la vita di Pelin si è interrotta per mano di una persona alterata, che in quel momento non doveva essere alla guida.
Alla commemorazione hanno partecipato anche figure importanti del panorama politico di Turchia e Malta. Tra questi, l’ambasciatore turco Erdeniz Şen, il ministro degli Esteri Ian Borg, il sindaco di Sliema John Pillow, il suo pari grado di Gzira Conrad Borg Manche e la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, accompagnati da persone appartenenti alla comunità turca a Malta e agli amici di Pelin.
Presente anche un rappresentante del fast food KFC, contro la cui vetrina si è schiantato il Bmw nero guidato da Jeremie Camilleri, solo per miracolo senza causare ulteriori feriti. E proprio davanti al ristorante rimasto chiuso in segno di vicinanza, è stato allestito il luogo commemorativo con foto e ricordi della giovane. La sorella maggiore della vittima, Derya, è arrivata in lacrime, posando una gerbera rossa, il fiore che Pelin amava.
Queste le parole di Derya alle persone presenti alla veglia, supportata da un interprete:
«Siamo dove Pelin ha esalato il suo ultimo respiro. Vorrei invece essere morta io al suo posto. La sua morte mi ha segnato, e non riusciamo a dare un senso a questa tragedia. La nostra famiglia può solo rimanere unita per sopportare il dolore»
La morte di Pelin Kaya non è stata una semplice fatalità. A ucciderla è stato un giovane poco più grande di lei, che sotto effetto di droga e alcool l’ha prima investita con la propria auto, per poi scagliarle addosso dei mattoni mentre era a terra agonizzante, insultandola per poi aggredire e ferire alla testa una seconda donna presente sul posto. Quel ragazzo e quell’auto non dovevano essere in strada, e Pelin dovrebbe essere ancora viva.
Jeremie Camilleri sta ancora affrontando il processo che lo vede accusato di omicidio volontario, per il quale continua a dichiararsi non colpevole. La famiglia Kaya si è però detta fiduciosa della giustizia maltese, convinta che il responsabile della morte di Pelin riceverà il massimo della pena possibile.
(photo credits: Terry Caselli Photography)
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