Malta celebra l’inaugurazione del suo primo “Museo del Sale” presso la riserva naturale di Salina e, per l’occasione, è stato organizzato “Salt Fest 2024”, un evento aperto al pubblico fino a domenica 28 luglio, dalle 16:00 alle 20:00, durante il quale i visitatori potranno visitare gratuitamente il museo e partecipare a una serie di attività culturali e didattiche pensate per tutte le età. Presenti anche degli stand dedicati all’artigianato locale, sessioni di educazione ambientale, workshop sull’uso di strumenti neolitici per creare gioielli, e molto altro.
Per la realizzazione del Museo del Sale, che celebra la tradizione e la cultura legate alla produzione e alla raccolta del sale nelle isole maltesi, sono stati investiti 100.000 euro di fondi provenienti dalla Gal Majjistral Foundation, nell’ambito del programma “LEADER”.
Il Museo del Sale si colloca in un’area ricca di storia, cultura e biodiversità ambientale dove i Cavalieri di San Giovanni costruirono le saline nel XVI secolo. Il complesso include anche capanne di legno ricostruite nel XVIII secolo dagli inglesi nello stesso stile delle strutture originali, ma sempre in funzione della produzione e della raccolta del sale. Attualmente, una di queste capanne è stata trasformata in un centro per accogliere i visitatori, mentre un’altra ancora ospita il nuovo museo.
La riserva naturale di Salina è stata riqualificata grazie a un progetto da 7 milioni di euro, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il fondo agricolo per lo sviluppo rurale 2007–2013. Il sito protetto, gestito da BirdLife Malta, fa inoltre parte della rete Natura 2000 ed è anche un’Area Speciale di Conservazione (SAC) per la sua flora e fauna endemiche.
Presenti al taglio dei nastri venerdì sera, il ministro dell’Ambiente e dell’Energia, Miriam Dalli, ed il Ceo di BirdLife Malta, Mark Sultana. Questa iniziativa è frutto della collaborazione tra l’Environment and Resources Authority, Ambjent Malta e BirdLife Malta, con il supporto finanziario della Gal Majjistral Foundation. Per l’occasione, il ministro Dalli ha evidenziato l’importanza del museo nel preservare la storia della produzione di sale nel Paese, ma anche la cultura e la bellezza del paesaggio maltese, dichiarando inoltre che «Proteggendo il nostro patrimonio, aiutiamo le persone ad apprezzare la natura».
Il Ceo di BirdLife Malta ha dichiarato che il museo servirà a sottolineare l’importanza di un approccio sostenibile e rispettoso della natura nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio culturale, come avveniva nel passato. «Questo è il tipo di tradizione di cui dovremmo essere orgogliosi» ha affermato Sultana, ringraziando a nome di BirdLife Malta la Soprintendenza per i Beni Culturali «per aver creduto immediatamente nell’idea del museo del sale e per aver fornito materiali e competenze nel processo», oltre a Pauline Dingli e Joe Borg «per diversi reperti e mostre prestati a questo museo».