Blue Lagoon è a rischio dopo l’approvazione di un progetto per la costruzione di un molo di attracco di 133 metri, nel braccio di mare tra Comino e Cominotto.
A lanciare l’allarme è il Planning Authority’s cultural heritage advisory committee, la Commissione Consultiva dell’Ente di Pianificazione per il Patrimonio Culturale del paese.
Dopo il crollo dovuto a cause perfettamente naturali di Azure Window a Gozo, un altro critico stravolgimento paesaggistico potrebbe investire stavolta l’isola di Comino e la sua celebre Laguna Blu.
E per opera dell’uomo.
Notato il forte rischio per ciò che è considerato uno dei patrimoni naturali più importanti dell’arcipelago, e che tanti turisti e residenti porta ogni anno a bagnarsi in quelle acque, la Sovrintendenza ai Beni Culturali ha richiesto la cancellazione dei lavori al molo dai piani che interesserebbero l’isola minore, mentre l’Ente alle Risorse e Sviluppo (Environment and Resources Authority) si è espresso chiedendo una modifica degli stessi in modo da evitare modifiche così profonde al paesaggio.
Ma cerchiamo di capire: che panorama vedremmo visitando l’area se i progetti dovessero proseguire così come sono stati fin qui pensati?
Nello spazio tra Comino e Cominotto sorgerebbero travi d’acciaio e pali di supporto, una struttura permanente che non potrebbe non saltare all’occhio, e già nel 2006 l’Amministrazione Pubblica aveva rifiutato interventi di questo genere, perché contrari al piano strutturale previsto per l’isola, il cui approccio è piuttosto ecologico e di conservazione rurale.