Ci sarebbero importanti ragioni di natura ecologista dietro le proteste che stanno montando a Birzebbugia contro la costruzione di un’area riservata all’aeromodellismo decisa dalla Planning Authority che vorrebbe destinare a tale attività un lotto della grandezza di quasi 17.000 metri a Wied Znuber, tra il sito Natura 2000 e le fabbriche.
In una nota diffusa alla stampa dal Consiglio comunale di Birzebbugia in concerto con l’associazione Għaqda Storja u Kultura Birżebbuġa si legge che sono diverse le Ong e i residenti che, in coerenza con un ideale di preservazione della flora e della fauna ed in generale dei pochi angoli di natura maltesi ancora incontaminati, si sono schierati contro la pista d’atterraggio per aeromodelli. Ad oggi sarebbero infatti già 1.000 le obiezioni raccolte fisicamente, oltre alle centinaia online. Un braccio di ferro che ha tutte le caratteristiche di una sfida – l’ennesima – tra difesa di habitat che andrebbero protetti e altri interessi.
La comunità ha infatti descritto puntualmente le caratteristiche dell’area contesa mettendo l’accento sul fatto che proprio in quella zona vi siano piante uniche nella loro specie che hanno scelto quella porzione di arcipelago per crescere rigogliose ed assieme a loro vi siano anche esemplari ornitologici altrettanto rari, tra cui il tordo azzurro che, per la vicinanza alle scogliere dove abitualmente nidifica, popola quei metri quadri che la Planning Authority vorrebbe destinare ai piccoli aerei giocattolo.
Un tema di eco-sostenibilità la cui centralità non invocano solo le Ong e la numerosa comunità locale ma anche la Għaqda Storja u Kultura Birżebbuġa che, dal canto suo sottolinea, come a questa disputa a parer suo non sia riservata dall’amministrazione comunale la giusta priorità.
Scott Camilleri, sindaco di Birzebbugia, replica a queste insinuazioni dichiarando che l’amministrazione locale è rimasta coerente con la sua opinione sul progetto proposto ed affermando che il Comune ritiene che il sito naturale debba rimanere tale nel suo complesso ma che ciò non debba necessariamente escludere la realizzazione di un’area dedicata “agli sport a basso impatto” tra la zona industriale e il sito Natura 2000.
Repliche che probabilmente sono parse piuttosto deboli tant’è che la popolazione si è già organizzata in una raccolta di adesioni che sta dando la possibilità a tutti e per molteplici vie di esprimere il proprio disaccordo. Chi fosse interessato a far valere le proprie idee contro le decisioni della Planning Authority a riguardo, può infatti scrivere all’indirizzo e-mail [email protected] o visitare il sito web di riferimento link seguendo le procedure richieste entro il 24 luglio.