Non tutti lo sanno, ma un secolo fa il treno a Malta non era la meravigliosa utopia che è oggi, ma una solida realtà.
Il trasporto ferroviario a Malta era costituito da tre linee tranviarie elettriche e venne dismesso a causa dei diversi problemi delle società tranviarie del tempo, che dichiararono fallimento. L’ultima corsa del treno avvenne nel 1931, dopodiché l’oblio.
Il primo progetto risale al 1870 quando fu concepita una linea che collegasse l’antica capitale di Mdina con la “nuova” capitale Valletta, con l’intento di diminuire la durata del tragitto.
La stazione di Valletta, insieme alla stazione di Floriana, erano differenti rispetto alle altre poiché erano sotterranee. Particolare era la stazione di Valletta, costituita da un elegante fabbricato a livello stradale addossato ad uno sperone roccioso sul promontorio, la quale possedeva un fascio binari sotterraneo, dove si accedeva scendendo tre rampe di scale.
L’edificio verrà distrutto, ma non completamente, dai bombardamenti italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. Infatti, ancora oggi è possibile notare l’entrata della stazione di Valletta dal ponte sospeso all’inizio della città.
Vennero costruite inizialmente due linee ferroviarie alla quale se ne aggiunse successivamente una terza, tutte con partenza da Valletta.
I primi convogli, inizialmente, erano costituiti da quattro o cinque vagoni, fino ad arrivare alla fine degli anni venti ad essere composti da circa dieci unità rimorchiate.
Oggi i collegamenti nell’isola di Malta sono capillari grazie all’utilizzo degli autobus, ma come diceva, tempo fa, in un vecchio film, Renato Pozzetto: «Il treno è sempre il treno».