Un colosso internazionale della pesca con base a Malta è al centro del traffico di tonno del valore di 20 milioni di euro l’anno scovato la scorsa settimana da un’operazione congiunta delle forze di polizie di Spagna, Francia, Malta e Italia.
Come riporta il Sunday Times of Malta, l’inchiesta denominata “Operazione Tarantella”, presentata come la più imponente operazione contro il commercio illegale di tonno nella storia dell’Unione Europea, ha messo nel mirino in particolare le acque territoriali e gli allevamenti ittici maltesi, dai quali sarebbero partite tonnellate di pesce destinate in particolare ai mercati del pesce spagnoli e ai tradizionali bar di tapas del paese iberico.
I movimenti sono stati ricostruiti attraverso numerose intercettazioni di telefoni cellulari, compresi quelli appartenenti a un numero rilevante di cittadini maltesi, tra i quali figurerebbe anche un alto funzionario del dipartimento della pesca, che in forza del suo ruolo avrebbe potuto facilitare il racket.
A rimarcare il ruolo da protagonista di Malta nel racket sgominato è stata Europol, che ha rivelato circa il presunto coinvolgimento di una grande compagnia di pesca maltese, con la possibile copertura del dipartimento per incrementare le quote di esportazione di pesce dalle acque territoriali verso altri paesi.
L’indagine ad ampio raggio è iniziata quasi casualmente, dopo che una serie di casi di intossicazione alimentare che nel 2016 ha colpito diverse persone in Spagna. Dietro a questi casi di avvelenamento, gli investigatori hanno scoperto che un contrabbando di tonno che eludeva i requisiti minimi richiesti dal punto di vista igienico e sanitario per la sua conservazione ed esportazione.