Chiunque frequenti i social maltesi si sarà reso conto di quanto sia facile scatenare flame tra italiani e maltesi quando si fanno critiche all’arcipelago. E a molti sarà capitato di veder apostrofare gli stranieri che criticano con il tradizionale, e fastidioso, «go back to your country», ovvero: se non ti sta bene tornatene al Paese tuo.
Ma venerdì notte, 5 ottobre, un post del nostro connazionale Daniele Baraggioli ha sorprendentemente sortito l’effetto opposto. Pubblicato ieri notte nel popolare gruppo Facebook maltese “The Salott”, ha fino ad ora riscosso oltre 400 apprezzamenti, nonostante il tono fortemente critico con la gestione delle infrastrutture maltesi. Segno che — quando ben argomentate — le critiche costruttive possono valicare il muro delle diffidenza e dell’orgoglio campanilistico.
Ma veniamo al post:
Il relativo successo del post è ancora più sorprendente se paragonato con il video che Baraggioli aveva postato qualche giorno prima. Video dove ha denunciato la situazione delle strade che, con la pioggia, diventano impraticabili e che — oltre a diventare virale ·— gli ha attirato centinaia di «go back to your country». A testimonianza di questo anche un articolo del Times of Malta.
Daniele Baraggioli però non si arrende e continua la sua battaglia civica, perché come dice, i costi dello sviluppo incontrollato non lo pagheranno gli italiani e nemmeno i maltesi, ma i nostri figli, ai quali bisognerebbe chiedersi che mondo stiamo lasciando.