Il primo ministro Joseph Muscat ha confermato nella giornata di ieri che una rete di telecamere a circuito dotate di riconoscimento facciale chiuso verrà installato in varie città dell’isola per proteggere i residenti.
Il presidente del consiglio dei ministri, intervistato da ONE Radio ha indicato che” la polizia sta facendo un buon lavoro“, ma c’è ancora molto da fare per rafforzare l’applicazione delle leggi: “Stiamo esaminando concetti di città sicure per prevenire comportamenti antisociali grazie all’utilizzo di strumentazione di controllo a circuito chiuso di ultima generazione in tema di sicurezza“.
Tale tecnologia è in grado di identificare coloro che infrangono la legge, eliminando la necessità di avere la polizia in servizio 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in determinate aree.
Questo tipo di equipaggiamento è stato proposto per Paceville l’anno scorso da una compagnia governativa denominata Safe City Malta, capeggiata dall’amministratore delegato del MFSA Joseph Cuscheri.
Il piano prevede l’installazione di telecamere CCTV ad alta definizione su tutta Paceville e collegarle a un centro di controllo mobile.
Il software di riconoscimento facciale verrà quindi utilizzato per identificare le persone mentre entrano ed escono da Paceville.
Tale equipaggiamento assiste gli agenti di polizia in tempo reale trasmettendo al sistema i dati dei trasgressori individuando le identità delle persone.
La Malta IT Law Association ha avvertito che il piano equivale a una seria invasione della privacy, contro la legislazione maltese e dell’UE.
Tuttavia, Muscat ha insistito sul fatto che qualsiasi implementazione di questa tecnologia sarà nel pieno rispetto della protezione dei dati e delle normative sulla privacy.
Per coloro che fossero nuovi ad un concetto di sicurezza tecnologica di tale livello sono disponibili su YouTube di video e documentari girati su questo argomento in Cina, dove questa tecnologia è già in atto con risultati esemplari.