Dopo numerosi articoli pubblicati di recente dalla stampa locale, compreso il Corriere di Malta, sull’introduzione delle criptovalute e addirittura di un primo bancomat per il cambio moneta, la Malta Financial Services Authority (MFSA, Autorità per i servizi finanziari a Malta) interviene per dare alcune informazioni ai consumatori, finalizzate alla piena consapevolezza e ad un corretto utilizzo di questo strumento.
Questi i principali chiarimenti:
— Valute virtuali come Bitcoin (che è la più conosciuta ma non la sola esistente) sono strumenti digitali non regolamentati, utilizzate come forma di denaro che non viene emesso e garantito da una Banca Centrale o da qualsiasi altra autorità, e non vanno considerate come equivalenti a valute tradizionali, nonostante stiano diventando sempre più popolari, ed ora siano utilizzate come mezzo per pagare beni e servizi.
— A differenza dei soldi tradizionali, l’accettazione del pagamento in valuta virtuale dipende interamente dal consenso volontario del destinatario. Inoltre i fornitori di servizi legati alle valute virtuali non sono attualmente né regolamentati né autorizzati dalla MFSA.
— Esistono numerosi rischi per l’acquisto, la detenzione o la negoziazione di tali valute virtuali, compreso quello di perdere i soldi “reali”, come ha avvertito anche l’Autorità bancaria europea. Attualmente le piattaforme di scambio non sono regolamentate, e in alcuni casi sono fallite o hanno chiuso la loro attività, con la conseguenza che i consumatori hanno perso notevoli quantità di denaro cambiato in versione criptata.
— Le piattaforme di scambio non sono banche, e se una di queste va in difficoltà o fallisce, non esiste alcuna protezione giuridica specifica, ad esempio attraverso un piano di garanzia dei depositi. Il denaro può essere sottratto dal portafoglio digitale di ciascun utente, che resta così a mani vuote non solo in maniera virtuale.
— La valuta virtuale è memorizzata in portafogli digitali, che pur disponendo di chiavi di accesso pubbliche e private, o di password, sono ancora vulnerabili agli hacker. Il denaro virtuale può quindi essere rubato dal portafoglio.
— I consumatori che perdono i soldi virtuali hanno poca probabilità di recuperarlo. Inoltre, se vengono smarrite la chiave di accesso o la password del portafoglio digitale, il denaro virtuale può essere perduto per sempre. Non esistono forme di protezione o diritti di rimborso garantiti dalla legge comunitaria in merito all’utilizzo di valute virtuali come mezzo di pagamento.
— Il valore della valuta virtuale può cambiare rapidamente e potrebbe anche scendere a zero. Le diverse valute virtuali hanno valori diversi, che possono facilmente scendere e salire. A differenza delle valute tradizionali, non c’è garanzia che il valore dei fondi monetari virtuali rimanga stabile.
— Le transazioni in valuta virtuale possono essere utilizzate in modo improprio per attività criminose perché in gran parte non sono tracciate e offrono un elevato grado di anonimato. Ciò rende le monete virtuali vulnerabili agli abusi per attività criminali come il riciclaggio di denaro. Le autorità di contrasto possono quindi decidere di intraprendere azioni contro le piattaforme di scambio o di chiudere e impedire l’accesso o l’utilizzo di fondi digitali tenuti per conto del consumatore.
Per tutti questi motivi la MFSA ha ritenuto doveroso avvisare il pubblico di esercitare la massima cautela, e di rimanere ben vigili quando si tratta di utilizzare valute virtuali, assicurandosi di aver compreso le caratteristiche specifiche dello strumento in questione e i rischi che questo comporta. Per la gestione del portafoglio digitale, invece, è consigliabile adottare le stesse precauzioni usate normalmente per un portafoglio convenzionale: non si dovrebbe quindi conservare all’interno grandi quantità di denaro, assicurandosi in ogni caso che sia sicuro. Serve infine conoscere bene la proprietà, la reputazione, la trasparenza e la percezione pubblica delle piattaforme di scambio che vengono utilizzate.