La corsa verso uno sbocco in UE delle aziende del Regno Unito dopo la Brexit, aveva in Malta una delle possibili mete, ma al momento, sopratutto le grandi aziende, stanno decidendo diversamente.
Una delle aziende in predicato per il trasferimento a Malta era la famosa società di assicurazioni Lloyds di Londra, che invece, a quanto pare, non si sposterà nell’arcipelago.
Di questo tema ha parlato il sottosegretario Silvio Schembri, che ha spiegato che parte dei motivi che hanno portato Dublino, Francoforte e Lussemburgo ad essere preferite a Malta siano da ricondursi alle infrastrutture dell’isola, ancora non del livello delle controparti europee, soprattutto in merito ad uffici e scuole internazionali. Schembri, titolare del dossier relativo ai servizi finanziari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non si è però mostrato scoraggiato, ed ha considerato queste carenze come importanti “sfide” che attendono il paese.
Se da una parte sembra che molte aziende di grandi dimensioni abbiano scelto altre destinazioni all’interno dell’UE, Schembri ha fatto cenno al fatto che ci sono aziende di medie dimensioni che stanno prendendo in considerazione Malta come nuova sede, spiegando, senza scendere troppo nei dettagli, che la rilocazione a Malta non deve essere necessariamente totale ma che anche solo lo spostamento di parte delle attività dell’azienda sull’isola garantisce l’accesso al mercato comune UE. Il Governo, secondo le parole di Schembri, è impegnato nella promozione del paese tra aziende di vari settori.
Nonostante queste dichiarazioni nel mondo dei servizi finanziari si sta formando l’opinione che il paese debba fare di più per attrarre le aziende britanniche in cerca di accesso al mercato UE. Secondo diversi analisti Malta non è riuscita a promuoversi nel modo giusto, facendo poco di concreto per diventare appetibile per le aziende del Regno Unito. Inoltre la quasi totale assenza di banche di alto livello (con l’eccezione della HSBC) è un problema strutturale importante, che si somma alla mancanza, citata in apertura, di scuole, uffici ed altre strutture legate alla vita di tutti i giorni come negozi e cinema.
Secondo alcuni un grosso contributo a rendere attrattiva l’isola per i britannici potrebbe essere lo sviluppo dei settori delle blockchain e dell’intelligenza artificiale, che passa anche dalla modernizzazione del sistema legale, cioè da una seria attività di riforme da parte delle autorità maltesi.