Il Comitato Ornis ha espresso il suo parere: la cicogna sopravvissuta dello stormo di diciotto esemplari giunti sull’arcipelago il 10 agosto deve essere portata via da Malta.
È arrivata la parola fine sulla triste vicenda dello stormo di diciotto cicogne arrivato a Malta lo scorso 10 agosto, e da quel giorno bersaglio ripetuto dei cacciatori di frodo.
Di fatto, al momento, dello stormo è sopravvissuto un solo esemplare.
Secondo Nicholas Barbara, di BirdLife Malta, i cacciatori di frodo non hanno dovuto far altro che aspettare che lo stormo, spostandosi, sfuggisse alla sorveglianza della polizia, per poi abbatterne più esemplari possibile.
Le cicogne sono una specie protetta molto rara sulle isole maltesi, e raro è il momento dell’anno che hanno scelto per spostarsi sull’arcipelago. Ma nonostante la stagione venatoria sia chiusa in molti non hanno saputo resistere alla tentazione di sparargli addosso.
Il perché ce lo spiega sempre Barbara, secondo il quale le cicogne costituiscono un trofeo “proibito”, e quindi molto allettante per la passione tassidermista dei cacciatori di frodo, che impagliano così le loro prede.
Finora la polizia ha recuperato le carcasse di cinque di questi uccelli, e un uomo è finito in carcere per bracconaggio.
Mentre la decisione finale sulla sorte dell’ultimo esemplare sopravvissuto deve essere ancora formalizzata, il Comitato Ornis, un organo consultivo nominato dal ministero dell’Ambiente, ha raccomandato di spostarlo in un Paese sicuro.
Un esperto sta già arrivando a Malta per la cattura dell’esemplare mentre si parla della Germania come possibile Paese di destinazione della cicogna superstite.
Di sicuro sarà difficile (speriamo) rivedere le cicogne a Malta.