Secondo quanto dichiarato oggi da Nicholas Barbara, “conservation manager” di BirdLife Malta, al quotidiano Malta Independent, delle 18 cicogne giunte sull’arcipelago il 10 agosto, ne è rimasta solo una.
Lo stormo era giunto inizialmente su Gozo, proveniente dalla Sicilia, per poi spostarsi su Malta.
Le prime tre cicogne sono state abbattute tra Rabat e Zebbug. Per questo specifico caso la polizia ha tratto in arresto il cacciatore di frodo James Magri.
Altre quattro cicogne sono state abbattute intorno all’area di Dingli, sempre a causa di cacciatori di frodo. Infine quando sono giunte nella zona di Maghtab erano rimaste solo in sei. Apparentemente la polizia ha compiuto un secondo arresto (non confermato) in connessione con gli abbattimenti su questa zona.
Sabato scorso erano solo quattro. Oggi dello stormo di 18 esemplari è rimasta una sola cicogna.
Secondo il rappresentante di BirdLife Malta il problema principale non risiede nella Legge, che pure persegue bracconieri e cacciatori di frodo, ma nelle forze di polizia, che non sarebbero in numero e preparazione sufficienti.