Semaforo verde della Planning Authority al Six Senses Comino: il progetto con un investimento stimato da 170 milioni che prevede la realizzazione di un hotel da 140 posti letto, 16 bungalow e 44 piscine nel cuore dell’isola protetta.

Presentato da HV Hospitality, azienda sussidiaria del gruppo Hili Ventures, il piano comporterà la demolizione del vecchio complesso alberghiero edificato negli anni Sessanta e oggi in disuso, insieme alle strutture ricettive di Santa Marija Bay, considerate ormai obsolete. L’area in questione è oggi parte del sito protetto Natura 2000.
La decisione è arrivata con otto voti favorevoli e uno contrario: ad opporsi, dicono i resoconti locali, è stata la rappresentante del Comune di Ghajnsielem, che ha sollevato perplessità sull’assenza di un impianto per il trattamento delle acque reflue, sull’inquinamento luminoso e sull’aumento della volumetria in una zona che, sulla carta, dovrebbe restare incontaminata.
A nulla sono valse le richieste di rinvio avanzate da Moviment Graffitti, presente alla seduta con l’attivista e ornitologa Marie Claire Gatt, che ha denunciato la presentazione di nuove planimetrie appena 24 ore prima del voto, in violazione del termine legale di 15 giorni. I progettisti hanno quindi ritirato le nuove proposte, permettendo la continuazione della seduta.
Le Ong ambientaliste, che da anni si oppongono al progetto, hanno ribadito le proprie critiche parlando di un intervento incompatibile con l’equilibrio ecologico dell’isola, già provata dal turismo di massa estivo. Tra i punti più contestati, la presenza delle 44 piscine (17 solo a Santa Marija) e l’assenza di uno studio aggiornato sulla capacità di carico dell’isola, obbligatorio secondo il piano di gestione e mai realizzato dalle autorità. Il rischio, secondo le associazioni, è quello di snaturare l’equilibrio stagionale dell’isola e trasformare Comino in un villaggio turistico aperto tutto l’anno, senza considerare i danni all’ecosistema e all’ambiente e i problemi di gestione dei rifiuti.
Secondo i documenti tecnici, la superficie lorda complessiva aumenterà di circa 2.360 metri quadrati. L’area destinata ai bungalow crescerà da 3.822 a 4.788 metri quadrati, mentre circa 8.244 metri quadrati di terreno già compromesso — oggi occupato da campi sportivi e zone di passaggio — verranno “rinaturalizzati”, secondo quanto promesso dai promotori.
HV Hospitality ha celebrato l’approvazione parlando di «svolta per il turismo sostenibile maltese» e ha annunciato la piantumazione di oltre 55.000 alberi, piante e arbusti endemici nell’ambito di un progetto di riforestazione volto a ripristinare gli habitat di gariga, tipici dell’isola. «Siamo orgogliosi di portare avanti un progetto che coniuga eccellenza turistica e rispetto per il territorio», ha dichiarato il Ceo Melo Hili.
Di tutt’altro avviso Moviment Graffitti che, attraverso un post su Facebook, ha parlato di «distruzione di Comino» e di «giorno nefasto per la protezione dell’ambiente e per la democrazia», promettendo di continuare la battaglia per impedire che il progetto venga portato a compimento.
(in copertina il render del progetto, credits: Hili Ventures)
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