Daniel Desmond Borg, 35 anni ricercato nei giorni scorsi dalla polizia, è stato arrestato e condotto in tribunale mercoledì mattina con l’accusa di aver violato le condizioni della libertà provvisoria concessagli in un procedimento per violenza domestica.
L’uomo, un operaio edile residente a Santa Lucija, secondo quanto riferito in aula e riportato dai media locali, non firmava il registro delle presenze dal 14 agosto 2024 e non ha fornito alcun referto medico per giustificare la prolungata assenza.
A darne conferma è stato l’ispettore che ha presentato in aula il registro del tribunale come prova della violazione. L’ufficiale ha inoltre riferito che il 14 aprile la polizia si era recata presso l’abitazione della madre dell’imputato, dove quest’ultimo avrebbe dovuto trovarsi per rispettare il coprifuoco a cui era soggetto. Ma di lui nessuna traccia.
Una soffiata ha poi indirizzato gli agenti verso la residenza della fidanzata dell’uomo a Birkirkara ma, una volta giunti sul posto, nessuno ha risposto alla porta sebbene i poliziotti abbiano udito dei rumori provenienti dall’interno. Borg è stato arrestato il giorno successivo e, in seguito, ha mosso accuse nei confronti dell’ispettore di polizia per averlo minacciato durante l’interrogatorio, trovando però la ferma smentita dell’ufficiale.
Nel corso dell’udienza, la difesa ha chiesto che il 33enne venisse nuovamente rilasciato su cauzione, trovando però l’opposizione dell’accusa che ha sottolineato la violazione del coprifuoco, dell’obbligo di firma e la mancata partecipazione a una precedente udienza. A fronte delle varie tesi, la Corte ha deciso di rigettare la richiesta della difesa rispedendo l’imputato in custodia cautelare.
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