La stagione primaverile di caccia a Malta si è ufficialmente aperta nel caos e nell’assenza quasi totale di controlli e trasparenza. A denunciarlo è BirdLife Malta, che da giorni documenta episodi quotidiani di bracconaggio, in particolare contro la tortora selvatica, specie migratrice a rischio e la cui caccia non è ancora tecnicamente autorizzata per questa primavera. Dal 10 aprile, primo giorno della campagna di sorveglianza “Spring Watch”, l’Ong ha registrato spari ogni mattina, su tutte le isole maltesi.
L’episodio più grave – afferma – si è verificato l’11 aprile, quando una rara cicogna nera è stata raggiunta da un colpo sparato con un’arma da fuoco nella zona nord-occidentale di Malta e da allora non è più stata avvistata. Ma anche domenica mattina, nel sud dell’isola, il bracconaggio ha raggiunto un picco allarmante, riferisce la Ong.
Tra i casi accertati, quattro sarebbero già nelle mani dell’Unità di Protezione Ambientale (EPU) per l’avvio di procedimenti penali. Uno dei più eclatanti ha visto un cacciatore a Bidnija sparare a una tortora con un fucile dotato di silenziatore. Intercettato grazie alla segnalazione di BirdLife, l’uomo avrebbe tentato la fuga, ma la polizia è riuscita a recuperare l’arma e il volatile ucciso. Nel frattempo, un caso simile registrato nel sud non ha potuto essere seguito dalle forze dell’ordine, impegnate interamente sul primo episodio.

La presenza della polizia è stata finora definita «minima» da BirdLife Malta, che collabora anche con il CABS (Committee Against Bird Slaughter) e la Malta Rangers Unit (MRU). Secondo i parametri fissati per questa “deroga”, dovrebbe esserci almeno un agente ogni 143 cacciatori: con oltre 8.000 licenze stimate, sarebbero necessari 56 agenti sul campo, numero che secondo l’organizzazione non rispecchia affatto la realtà.
Catture a scopi “scientifici”: la nuova facciata del bracconaggio
In parallelo, è pronto a partire anche il periodo di caccia alle tortore mascherato dagli “scopi scientifici”, gestito dalla lobby dei cacciatori FKNK. Il tutto, afferma la Ong, senza alcuna base legale, senza regolamentazione pubblicata e, apparentemente, senza che le forze dell’ordine abbiano ricevuto istruzioni chiare. Secondo BirdLife, questa mossa – già tentata nel 2011 e respinta dalla Commissione Europea – rappresenta «l’ennesimo stratagemma per aggirare la Direttiva Uccelli dell’UE». Il progetto, approvato solo con un voto a maggioranza all’interno del Comitato Ornis, è privo di fondamento scientifico e di legittimità giuridica.
Dati mancanti, deroghe abusive
La normativa comunitaria prevede che la caccia in primavera sia consentita solo se i dati ufficiali della stagione precedente dimostrano una cattura di esemplari sostenibile. Ma i numeri, afferma l’Ong, normalmente pubblicati dall’Unità di Regolamentazione degli Uccelli Selvatici (WBRU), non sono stati ancora divulgati e, gli anni precedenti, hanno mostrato che solo una minima parte dei cacciatori ha dichiarato il numero di prede, minando le basi stesse della legittimità della stagione venatoria.
«Quello che stiamo vivendo oggi sono illegalità autorizzate dallo Stato», ha dichiarato Nicholas Barbara, responsabile della conservazione di BirdLife Malta. «Abbiamo polizia assente prima dell’inizio ufficiale, date della stagione venatoria deliberatamente spostate per coincidere con il picco della migrazione delle tortore, fino alla cattura non regolamentata di tortore nelle prossime settimane, mentre le statistiche della stagione vengono tenute segrete. Stiamo assistendo alla complicità politica nell’erosione di quelle che dovrebbero essere deroghe rigorosamente supervisionate e regolamentate. Malta non sta solo infrangendo le leggi UE: le sta deridendo».
L’Ong invita i cittadini a segnalare qualsiasi attività sospetta, in particolare la presenza di trappole, contattando il numero 21347645/79255697 o tramite Facebook Messenger. Nel frattempo, BirdLife Malta ha avviato una nuova segnalazione formale alla Commissione Europea, chiedendo l’immediato intervento per fermare una stagione che, secondo gli attivisti, rappresenta «una minaccia diretta alla sopravvivenza della tortora selvatica».
(photo credits: BirdLife Malta)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato