Kurt Grech, 31 anni, e suo padre Joseph Grech, 61 anni, sono stati condannati a vent’anni di carcere ciascuno per l’omicidio di Brandon Pace, il 21enne accoltellato a morte il 2 aprile 2017 davanti al proprio appartamento in Triq Giovanni Barbara, ad Hamrun.
La sentenza è stata emessa nel pomeriggio di lunedì, al termine di quasi otto ore di deliberazione e dopo oltre dieci giorni di processo, con la giuria che si è espressa con sei voti favorevoli e tre contrari.
I due imputati sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio volontario, detenzione illegale di armi bianche, disturbo della quiete pubblica e minacce nei confronti di Lisa Pace e Jessica Bilocca, rispettivamente madre e fidanzata della vittima, quest’ultima rimasta gravemente ferita durante la colluttazione.
Secondo quanto emerso in aula, l’omicidio fu il drammatico epilogo di una faida familiare legata a questioni personali, culminata in un violento scontro tra i Pace ed i Grech. Ad accendere la miccia, sarebbe stata la relazione finita male tra l’imputato 31enne e l’ex compagna dalla quale aveva avuto un figlio e che successivamente si sarebbe fidanzata con Pace. Quest’ultimo, a detta di Grech, avrebbe maltrattato il piccolo, scatenando l’irreparabile, portando anche il padre 61enne a intervenire sul posto in protezione del figlio, senza tuttavia riuscire a fermalo, anzi.
Durante il processo, è stato ricostruito come tra le due famiglie vi fossero forti tensioni aggravate da precedenti ruggini, come minacce pubblicate via social e una presunta aggressione con un tirapugni.
Proprio su queste tensioni aveva fatto leva la difesa, chiedendo alla corte di considerare il verdetto non unanime della giuria e invocando la pena minima prevista dalla legge per tale reato, pari a dodici anni di reclusione. Tuttavia, il tribunale ha respinto la richiesta, condannando entrambi a venti anni di carcere e sottolineando la gravità dell’accaduto che, come ricordato dal legale della famiglia Pace, ha lasciato una madre fronteggiare ogni giorno il dolore per la perdita di un figlio.
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato