Al St. Vincent de Paul è stata ufficialmente inaugurata “Razzett l-Hena”, una “fattoria terapeutica” pensata per offrire un ambiente rilassante ai residenti, alle loro famiglie e ai visitatori.
Il progetto, realizzato grazie a un investimento di 700mila euro previsto nella Finanziaria tra le misure a sostegno delle attività terapeutiche e intergenerazionali, punta a migliorare il benessere degli anziani attraverso l’interazione con gli animali.
La terapia assistita con gli amici a quattro zampe è già parte integrante delle cure offerte al St. Vincent de Paul, con sessioni regolari gestite da professionisti del settore. Per rafforzare questa iniziativa, un’area precedentemente inutilizzata è stata ora trasformata in uno spazio sicuro e accogliente in cui gli anziani possono interagire con cavalli, asini, capre, pecore, conigli, oche e uccelli, in ambienti appositamente attrezzati.
Questo progetto, spiega il Ministero, è stato concepito per ridurre lo stress, l’ansia e la depressione, oltre ad aiutare le persone con demenza a migliorare la comunicazione e a rivivere ricordi positivi.
Nell’ambito dello stesso intervento, sono stati effettuati lavori di ristrutturazione nel “cat café”, situato accanto alla fattoria.
Il ministro della Salute, Jo Etienne Abela, ha sottolineato l’importanza di questo spazio come luogo di incontro tra residenti e familiari, e il valore terapeutico degli animali, supportato da studi che dimostrano come l’interazione e il contatto con loro possano avere effetti calmanti e rilassanti. Secondo il ministro, questa terapia può risultare particolarmente utile per le persone affette da demenza, migliorando le loro capacità comunicative.
Anche per il segretario parlamentare Malcolm Paul Agius Galea, questo progetto «è ben più di uno spazio rilassante, ma una forma concreta di terapia volta a migliorare la salute mentale ed emotiva degli anziani, affinchè possano continuare a vivere una vita attiva e soddisfacente», ha affermato.
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(cover photo credits: DOI / Clifton Fenech)
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