Il Beverage Container Refund Scheme (BCRS), ovvero il consorzio formato dai principali produttori, importatori e distributori di bevande dell’arcipelago che gestisce il sistema di riciclo dei contenitori per bevande di Malta, ha chiuso il 2023 con una perdita di 1,31 milioni di euro, malgrado abbia superato gli obiettivi di raccolta e riciclaggio. Ora, la società valuta nuovi aumenti delle tariffe e potrebbe necessitare di finanziamenti esterni per sostenere le operazioni.
Per far fronte alle difficoltà economiche, dal 1° febbraio, BCRS ha infatti incrementato considerevolmente le tariffe amministrative applicate ai produttori e agli importatori di bevande che, nel caso di contenitori in vetro, hanno registrato rincari del 54%, per quelli in plastica tra 62% e 111% e per le lattine in alluminio del 143%, riferisce Times of Malta.
Le recenti modifiche, non influiscono tuttavia sul deposito di 10 centesimi per bottiglia, che rimane quindi invariato per i consumatori, sebbene gli stessi dovranno fare i conti con il rincaro delle bevande applicato da produttori e importatori. Insomma, gira che ti rigira a pagare sarà sempre il cittadino.
Nel report finanziario relativo al 2023, si apprende che il sistema BCRS ha raggiunto un tasso di raccolta dell’80% per i contenitori di bevande, superando l’obiettivo iniziale del 70%. In totale, sono stati riciclati 214 milioni di contenitori, di cui l’81% in plastica PET, l’80% in lattine d’alluminio e il 75% in vetro. Complessivamente, oltre 10.000 tonnellate di materiale sono state inviate al riciclo.
Questo successo, però, nasconde in realtà un paradosso che pare aver avuto un impatto negativo sui bilanci dell’azienda. Il meccanismo del sistema prevede infatti che il consorzio rimborsi ai consumatori i 10 centesimi per ogni contenitore restituito, guadagnando da chi non si reca a farlo.
Grazie a questo, nel 2023, BCRS ha incassato 6 milioni di euro dai depositi non reclamati dai cittadini. Tuttavia, dato l’alto tasso di riciclo, l’azienda ha dovuto erogare più rimborsi del previsto aumentando i costi operativi e diminuendo gli introiti.
Un altro fattore che ha inciso negativamente è stato il deprezzamento delle attrezzature, che ha pesato per 2,14 milioni di euro sul bilancio del 2023.
Al momento, il sistema conta 351 distributori per la raccolta automatizzata sparsi in tutta Malta, spesso bersagliati dalle critiche dei cittadini che hanno segnalato guasti e malfunzionamenti, voucher non riscattati e timori sulla gestione dei dati raccolti dall’azienda. A queste, si sono aggiunte anche le perplessità di alcuni commercianti.
Nel suo report finanziario, BCRS non esclude ulteriori aumenti delle tariffe se i costi non saranno coperti adeguatamente. In questa sfida alla ricerca di un equilibrio tra efficienza operativa e sostenibilità economica, si spera che l’azienda non scarichi il peso delle difficoltà sui consumatori.
(photo credits: BCRS Malta)
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