Il sapore della libertà ha assunto un gusto decisamente amaro per Francis Grech, 59enne di Valletta che, dopo dieci anni trascorsi dietro le sbarre, pare aver sostanzialmente “deciso” di tornare in carcere viste le difficoltà riscontrate lontano dal penitenziario.
L’uomo ha infatti scoperto di avere un debito di 16.000 euro per bollette di luce e acqua, nonostante la sua casa fosse rimasta vuota per tutto il periodo della sua detenzione. Qualcuno, infatti, aveva collegato illegalmente i propri cavi alla sua utenza, scaricando su di lui un costo insostenibile.
Senza lavoro, con un grave problema di dipendenza dalle droghe e senza una reale possibilità di reinserimento sociale, Grech è stato accusato di aver commesso tre furti nel mese di dicembre, tra cui quello di un telefono cellulare da oltre 1.000 euro dalle bancarelle di Natale e vari prodotti da due negozi di Valletta. È stato identificato grazie alle telecamere di sorveglianza e arrestato martedì.
In tribunale, il suo legale ha spiegato che l’uomo non era pronto ad affrontare la vita dopo il carcere, tanto meno senza un lavoro e con un debito enorme sulle spalle, parte del quale già ripagato (7.000 euro) sebbene le forniture di acqua e luce siano rimaste sospese.
Il giudice, secondo il resoconto dei media locali, pare aver riconosciuto la drammaticità della situazione e, dopo un confronto con la difesa e l’accusa, ha deciso di concedere a Grech la libertà su cauzione, con un deposito di 1.000 euro e l’obbligo di seguire un programma di riabilitazione.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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