Dopo anni di chiusura, la stazione di polizia di Gzira ha riaperto ufficialmente i battenti grazie a un importante progetto di ristrutturazione che ha interessato sia l’interno che l’esterno dell’edificio.
Il Ministero dell’Interno ha sottolineato l’importanza di questo intervento, che si affianca ad altri lavori in corso su diverse stazioni di polizia nel Paese, tra cui Msida, Hamrun, Rabat e Mtarfa. Quest’ultima sarà trasformata in un Centro antiviolenza domestica, il secondo del Paese.
Il ministro Byron Camilleri ha affermato che «mai prima d’ora le forze di polizia sono state così presenti sul territorio» e che questo sta portando anche a una riduzione del tasso di criminalità nel Paese. Inoltre, «garantiamo ai membri del Corpo di polizia un ambiente di lavoro più dignitoso e funzionale».
Il Ministero ha poi citato gli interventi di ammodernamento avviati in altre località, tra cui l’apertura della «nuova stazione all’avanguardia» di Marsascala, la prima Unità contro la violenza di genere a Santa Lucija e il rinnovamento dei commissariati di Marsalforn e Siggiewi, ora operativi 24 ore su 24.
Alcune stazioni secondarie sono state riconvertite in uffici di polizia di prossimità, mentre altre sono state aperte ex novo, come quella di Marsaxlokk. A questo si aggiunge l’introduzione di un nuovo strumento che consente ai cittadini di sporgere denuncia online.
«Vogliamo trasformare il Corpo di polizia da un’istituzione reattiva a una sempre più orientata alla prevenzione», ha spiegato il commissario di polizia Angelo Gafà citando le statistiche dell’NSO che indicano che il 90% dei maltesi e dei gozitani ripone fiducia nella polizia.
Il sindaco di Gzira, Neville Chetcuti, ha affermato: «Oggi è una giornata speciale soprattutto per i residenti. Fin dal mio primo giorno da sindaco, insieme al Consiglio comunale, ho lavorato per la riapertura di questa struttura. Oggi sono orgoglioso di vederla di nuovo operativa».
Del parere opposto rispetto a quanto dichiarato dal Ministero è il deputato del PN Darren Carabott che, nei giorni scorsi, ha elencato le ventisei località del Paese attualmente prive di stazioni di polizia, che costringono i residenti a spostarsi in altri comuni per ricevere assistenza.
«Ogni cittadino ha diritto a sentirsi al sicuro nella propria comunità» ha dichiarato Carabott, accusando il governo di trascurare una delle sue responsabilità fondamentali.
(cover photo credits: DOI / Geoffrey Zarb Adami)
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