Un volo di quattro piani nel cuore della notte per sfuggire alla furia del fidanzato che ora si difende: «è vero, abbiamo litigato, ma non l’ho aggredita».
Claudia Chessa, diciottenne di Arzachena, si trova ancora ricoverata in ospedale dopo essere sopravvissuta alla caduta dal balcone di un hotel a Paceville nella notte tra il 22 e il 23 gennaio, in circostanze che le autorità stanno cercando di chiarire.
Il suo fidanzato, Alessio Lupo Rivera, dj ventisettenne anch’esso originario di Arzachena, davanti al giudice venerdì si sarebbe dichiarato colpevole di lesioni personali lievi che hanno fatto temere violenza alla sua compagna, ma le autorità maltesi lo hanno rilasciato con la scarcerazione condizionale di due anni e una multa di 250 euro per possesso di droga, dopo che nella camera d’hotel sarebbe stata rinvenuta una bustina di cocaina.
L’episodio ha scosso l’opinione pubblica in Italia e poi anche a Malta, dove la notizia è arrivata qualche giorno più tardi, riportata dal Corriere di Malta dopo le disperate dichiarazioni rilasciate dal padre della giovane, Silvano Chessa, che continua ad insistere: «mia figlia si è gettata per sfuggire alle botte; è piena di lividi».
«Non sono pazza, mi sono buttata perché era l’unico modo di salvarmi» gli avrebbe riferito la diciottenne reduce dalla terribile aggressione in cui le sarebbero stati strappati i capelli a ciocche, poi graffi, pugni al petto, tentativi di soffocamento con un cuscino e persino morsi ai piedi.
«Lui mi diceva “non esci viva dalla stanza”» e, così, in preda al panico, Chessa avrebbe tentato una fuga disperata scavalcando il balcone e precipitando nel vuoto, sperando che il tendone sottostante attutisse la caduta, come per fortuna è stato. Tuttavia, le lesioni riportate hanno reso necessario un intervento chirurgico alla schiena all’ospedale Mater Dei, dove è stata raggiunta martedì dal genitore.
Il sospetto, ora, è che questo non sia stato l’unico episodio di violenza in quella che sembra essere stata una relazione burrascosa, fatta di continui conflitti.
Mentre la magistratura locale procede ipotizzando il reato di violenza domestica, anche la Procura di Tempio Pausania avrebbe deciso di vederci chiaro, aprendo un fascicolo per far luce sulla vicenda. Secondo le ultime indiscrezioni fornite dai media italiani, ci sarebbe un video girato da Lupo durante la notte dell’aggressione che potrebbe rivelarsi una prova chiave per le indagini.
I due avrebbero iniziato a discutere in discoteca, per poi proseguire nella camera d’hotel dove il tutto è degenerato. A confermarlo è il fidanzato della giovane, Alessio Lupo Rivera, che tramite l’avvocato Egidio Caredda si difende raccontando a La Nuova Sardegna un’altra versione dei fatti in cui parla sì di una pesante lite, ma nega di aver aggredito Chessa, aggiungendo di «non essere riuscito ad impedire che si gettasse dal balcone» e che «non è giusto attribuirgli colpe che non ha».
Le autorità maltesi, nonostante le ammissioni del 27enne in tribunale, hanno scelto di non trattenerlo, permettendogli di rientrare in Sardegna già dalla scorsa settimana.
Una decisione che ha suscitato polemiche, alimentando il dibattito sulla gestione dei casi di violenza di genere a Malta, un Paese in cui le donne vittime di abusi lamentano difficoltà ad ottenere giustizia, sebbene negli ultimi tempi si sia cercato di implementare strumenti di prevenzione, formazione e sensibilizzazione anche alla luce dei recenti crimini e delle statistiche impietose.
In Italia, invece, la vicenda è stata definita “Il Giallo di Malta” ed ha naturalmente sollevato un’attenzione capillare, vista la natura delle accuse, che ora a quanto sembra saranno indagate da entrambi i Paesi.
(photo credits: Instagram)
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