Secondo diversi parrocchiani di Marsaxlokk, la comunità starebbe attraversando un momento di declino da quando padre Luke Seguna è stato rimosso dall’incarico. In tribunale, alcuni di loro hanno descritto un drastico calo delle attività e un generale stato di abbandono della chiesa, percepita come non più “curata” come lo era sotto la guida dell’ex parroco del posto.
Seguna fu sollevato dal ruolo nel 2022 a seguito delle accuse di frode, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro per una somma vicina ai 500.000 euro, raccolti secondo la procura durante i suoi dieci anni di mandato grazie alle donazioni dei fedeli.
Durante l’udienza del processo a suo carico, sette parrocchiani hanno descritto con amarezza il degrado in cui verserebbe oggi la chiesa, tra vernice scrostata e infiltrazioni d’umidità, oltre alla progressiva “disgregazione” della comunità che non parteciperebbe più numerosa e compatta come un tempo alle funzioni religiose della cittadina.
Anche la attività tanto care alla comunità, soprattutto durante i periodi festivi, sarebbero calate con l’allontanamento di Seguna.
Al centro del dibattito rimane il sistema delle donazioni, a quanto pare una colonna portante per la parrocchia. I testimoni hanno confermato di aver contribuito regolarmente con offerte mensili da 10 euro, consegnate direttamente all’ex parroco o al segretario della parrocchia.
In cambio sarebbe stata consegnata loro una ricevuta e la rassicurazione che quei fondi sarebbero stati destinati alla manutenzione della chiesa e alle attività per la comunità.
Truffatore o martire? Una risposta potrebbe arrivare il prossimo 3 febbraio, quando il caso tornerà in aula con nuove testimonianze. Per ora, però, una cosa sembra evidente: nonostante le gravi accuse, padre Luke Seguna gode ancora del sostegno di molti fedeli, come dimostrato in aula.
(photo credits: Facebook)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato