Nonostante lo scorso luglio il governo abbia messo un veto alle nuove richieste di permesso di lavoro per “aspiranti” tassisti e fattorini di cibo provenienti da Paesi extra Ue, i numeri rivelano una realtà contrastante, per lo meno nel settore dei trasporti.
Nel 2024, su un totale di 1.188 nuove licenze rilasciate per il trasporto passeggeri con veicoli leggeri (taxi), ben 892 sono state assegnate a persone con documenti di residenza non maltesi, corrispondenti a oltre il 75% del totale. Solo 296 licenze (25%), sono andate a cittadini maltesi.
I numeri sono stati forniti dal ministro dei Trasporti, Chris Bonett, in risposta a un’interrogazione parlamentare posta dal deputato del Partito Nazionalista Mark Anthony Sammut che chiedeva specifiche in merito al rilascio delle licenze per taxi nel 2023 e 2024, oltre a quelle sulla nazionalità dei beneficiari.
Nella tabella condivisa da Bonett, che riportiamo qui di seguito, i dati sono suddivisi per mese secondo il numero di licenze rilasciate tra gennaio e dicembre dello scorso anno e secondo il tipo di beneficiario, ovvero se si tratta di soggetti con carta d’identità maltese (che termina con le lettere M, L, G o H) o meno, quindi di stranieri in possesso di permesso di residenza (che termina con le lettere A o F).
A gennaio 2024, su 90 licenze emesse, 19 sono andate a maltesi, mentre 71 sono state assegnate a stranieri. Ad aprile, il divario è stato ancora più netto, con 97 licenze su 122 rilasciate a extracomunitari. Luglio ha registrato il picco, con 148 licenze totali, di cui 110 assegnate a lavoratori non maltesi. Sebbene dalla scorsa estate – dopo la stretta del governo – i numeri registrino una lieve flessione, le licenze rilasciate agli extracomunitari hanno comunque raddoppiato quelle assegnate a cittadini maltesi.
Da mesi, il governo ribadisce l’intenzione di ridurre la dipendenza dai lavoratori importati da Paesi terzi, presentando questa politica come un impegno per fermare gli abusi e il turnover, oltre a proteggere i lavoratori locali (stranieri e non) e migliorare la sostenibilità sociale ed economica del Paese.
Ci sarà però ora da capire se i dati relativi al rilascio delle licenze per taxi, per lo meno a partire dalla scorsa estate, siano relativi a cittadini extracomunitari già presenti a Malta, e che quindi vanno a «bilanciare le esigenze del mercato locale», o meno.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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