Un uomo di 68 anni, Paul Borg, residente a Zebbug, è stato condannato a 32 anni di carcere per tentato omicidio a seguito di un verdetto espresso quasi all’unanimità dalla giuria. L’incidente risale a quattro anni fa, quando l’uomo scagliò due mattoni in direzione di Mario Grech, il padre del suo vicino di casa, durante un’accesa disputa legata a dei lavori presso la proprietà.
Gli eventi risalgono per l’esattezza al 12 settembre del 2020; Grech si trovava su una scala appoggiata lungo un muro confinante tra la proprietà del figlio e quella di Borg, intento a tagliare una canalina che quest’ultimo sosteneva appartenere a lui.
Proprio in quel momento il 68enne salì sul tetto della propria abitazione e lanciò due mattoni verso Grech che, come testimoniato in aula dai periti incaricati dal tribunale, se non avesse avuto il riflesso di spostarsi, avrebbe rischiato di morire. Subito dopo, Borg versò anche due taniche di olio esausto, macchiando il selciato e la piscina del vicino.
Durante la discussione sulla pena da comminare, la difesa ha definito del tutto “anomalo” il verdetto della giuria poiché, pur riconoscendo la gravità delle azioni del proprio assistito, il reato non avrebbe dovuto essere considerato un tentato omicidio e che nessuno era rimasto ferito nell’incidente.
La moglie di Borg, visibilmente provata, ha descritto suo marito come una persona che non aveva mai causato problemi in diversi decenni di residenza nella cittadina.
Nonostante le argomentazioni della difesa, la corte ha deciso di tenere conto del verdetto pressochè unanime della giuria che si è espressa con 8 voti a 1 sulla colpevolezza. Borg è stato condannato a 32 anni di reclusione e al pagamento di una multa di 4.000 euro.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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