Sono in tutto 3.589 le persone che nel 2023 hanno dichiarato di essere state vittime di violenza domestica o di essersi rivolte ai centri preposti per gestire la problematica. Di queste, secondo quanto riferito dall’Ufficio nazionale di statistica (NSO), oltre tre quarti (75,4%) erano donne, mentre il restante 24,6% erano soggetti di sesso maschile.
La maggior parte delle persone (59,3%) ha chiesto aiuto in una sola occasione lo scorso anno, mentre il 23,6% lo ha fatto due volte e il 17% tre o più volte, sempre nell’arco temporale preso in esame. A rivolgersi molteplici ai centri antiviolenza sono state maggiormente le donne (41,4%), rispetto agli uomini (38,5%).
Considerando questo dato, nel 2023, gli enti preposti alla gestione dei casi di violenza tra le mura domestiche hanno ricevuto complessivamente 6.050 segnalazioni, suddivise principalmente tra la Domestic Violence Unit all’interno dell’Agenzija Appogg (2.557 casi) e la Malta Police Force (2.244 casi).
Il 28,5% del totale delle chiamate di aiuto proveniva da soggetti di età compresa tra i 30 e i 39 anni, mentre il 26,8% riguardava persone dai 50 anni in su. Si trattava per la maggior parte di cittadini maltesi (83,4%), poiché gli utenti stranieri hanno preferito affidarsi a fondazioni e rifugi che accolgono le vittime di violenza domestica (44%), oppure ai servizi sanitari di emergenza (30,1%).
Quasi tre quarti (73,4%) dei casi registrati tra i diversi enti che offrono servizi di supporto segnalava di aver subito violenza psicologica, il 41,3% quella fisica mentre il 13,9% violenza sessuale, economica o di altra forma.
I dati forniti dall’NSO per il 2023 includono anche quelli relativi ai servizi rivolti a chi commette violenza domestica.
La maggior parte degli utenti di questi servizi era di sesso maschile (92%), come registrato dal programma “Stop!” dell’Agenzija Appogg, dal Department of Probation and Parole e dalla Correctional Services Agency.
Il servizio “Child to parent Violence”, sempre dell’Agenzija Appogg, ha invece registrato il numero più elevato di utenti tra quelli di sesso femminile (34,6%).
(immagine di repertorio)
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