Negli ultimi giorni, BirdLife Malta ha segnalato alla polizia due casi di bracconaggio all’interno dei santuari protetti di Buskett e Comino, violando le normative vigenti sulla conservazione degli uccelli selvatici. Questi episodi, documentati con video e testimonianze, «mettono in luce un preoccupante senso di impunità tra i cacciatori e la necessità urgente di rafforzare i controlli in queste aree protette» ha affermato l’Ong.
I santuari degli uccelli, come Buskett e Comino, sono zone designate dalle normative locali per proteggere gli habitat naturali e le specie migratorie o nidificanti, in cui la caccia e la cattura sono severamente vietate.
Tuttavia, l’organizzazione ha voluto sottolineare come tali protezioni rimangano inefficaci senza un’adeguata sorveglianza, come testimonia quanto accaduto di recente in queste aree.
Il 22 novembre 2024, a Buskett, un testimone ha ripreso due cacciatori che, in «maniera indisturbata», prendevano di mira delle beccacce violando le regole del santuario. Grazie alla segnalazione a BirdLife Malta e all’unità di protezione ambientale (EPU), i due individui sono stati fermati sul posto, gli sono state sequestrate le armi e saranno processati in tribunale.
Un secondo caso si è verificato il 27 novembre a Comino, dove un cacciatore è stato filmato mentre operava indisturbato con l’ausilio dei cani. Nonostante le ripetute segnalazioni dell’attività di caccia sull’isola – afferma BirdLife Malta – l’assenza di controlli regolari ha favorito comportamenti illeciti. Il materiale video raccolto ha permesso alle autorità di identificare un sospetto, che sarà processato nelle aule del tribunale di Gozo.
La Ong ha sottolineato che i santuari degli uccelli dovrebbero rappresentare rifugi sicuri per le specie migratorie e nidificanti, in netto contrasto con le altre aree rurali maltesi, dove la caccia è permessa. Tuttavia, come sottolinea Nicholas Barbara, responsabile della conservazione di BirdLife Malta, «questi episodi dimostrano che senza risorse e controlli adeguati, le protezioni rimangono solo sulla carta. La possibilità che i cacciatori agiscano impunemente in siti Natura 2000 come Comino evidenzia una grave negligenza da parte dei responsabili».
Pur lodando l’intervento tempestivo dell’EPU e della polizia di Gozo, BirdLife Malta ribadisce la necessità di rafforzare l’applicazione delle leggi in vigore, implementare monitoraggi regolari nelle aree protette e garantire una presenza costante delle forze dell’ordine nei santuari.
Senza queste misure, il compito di preservare le zone protette continua a ricadere su volontari e Ong, evidenziando le lacune nell’attuale sistema di enforcement.
(photo credits: BirdLife Malta)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato